By Published On: 18 Aprile 2011Categories: Attualità

Incontri. “Le economie solidali come veicolo di Impresa Sociale”

MARTEDI 19 APRILE 2011 ore 21.00 – Teatrino dell’Informagiovani, via Paolo Gorini 19, Lodi

Le economie solidali Come veicolo di Impresa Sociale
In collaborazione con Cooperativa Sociale Microcosmi, Gruppo di Acquisto Solidale del Lodigiano e Punto Informativo Finanza Etica.

È possibile fare impresa, essere etici e allo stesso tempo creando occupazione, concorrere alla fuoriuscita dai percorsi assistenziali? Il femminile cambia il modo di concepire l’impresa?

Sono queste alcune domande alle quali si cercherà di dare risposte concrete presentando l’esperienza di successo di Made in NO un progetto che nasce tra Novara e il mondo, per creare ponti di collaborazione e solidarietà tra territori lontani, per mettere in collegamento filiere sostenibili e mercati locali, dimostrando che un’economia a misura di pianeta è possibile. Dal cotone ecologico ed equosolidale di Justa Trama, una rete brasiliana di organizzazioni di base equosolidali, è possibile creare una linea tessile sostenibile, che nasce dalla creatività e dall’impegno dei piccoli artigiani del tessile e dal sostegno dei consumatori organizzati e delle Botteghe del Mondo.

Oggi la rete è cresciuta: insieme all’organizzazione equosolidale Fair, a un gruppo di piccoli produttori di Novara e a Justa Trama, alle botteghe del Commercio equo, ai Gruppi di Acquisto Solidale (Gas), la Provincia di Novara e la Fondazione Culturale Responsabilità Etica che hanno creduto e sostenuto il progetto, si è unita un’azienda del nostro territorio EMME 3 di Pizzighettone (CR): azienda familiare con una lunga tradizione nell’abbigliamento per i più piccoli.

Si discuterà inoltre sul ruolo della finanza etica e non, nel favorire l’avvio delle imprese sociali, con un occhio particolare al territorio lodigiano ed al tentativo in corso di far nascere un Distretto di Economia Solidale che possa essere veicolo per lo sviluppo di un nuovo modello di welfare locale, basato sul lavoro e sull’impresa sociale e che coinvolga in un circuito virtuoso i cittadini, gli imprenditori,  ominciando dalle aziende agricole, le Istituzioni.

Tutto ciò con uno sguardo al femminile: sono le donne che possono  realizzare le “utopie concrete”?  Che risposte provano a dare in un contesto che le penalizza maggiormente, allontanandole dal mondo del lavoro? Ne parleranno:

Deborah Lucchetti – Presidente della Cooperativa Fair ed ideatrice del progetto Made in NO- Deborah ha  un’esperienza pluriennale nel mondo sindacale e nelle imprese multinazionali;
ha lavorato nel settore comunicazione e relazioni esterne per Progetto Liguria Lavoro, uno dei principali consorzi di cooperative sociali di inserimento lavorativo in Liguria; ha collaborato in veste di responsabile dell’Unità Progetti con la Centrale d’Importazione del Commercio Equo ROBA dell’Altro Mondo fino al dicembre 2005; è attualmente responsabile del settore Commercio Equo e Solidale di [fair] e segue a livello nazionale ed internazionale lo sviluppo delle politiche di responsabilità d’impresa.
Membro del coordinamento nazionale della Campagna “Meno Beneficenza Più Diritti”, è coinvolta nel Coordinamento regionale ligure di Banca Etica ed è fra i portavoce della Campagna Abiti Puliti, sezione italiana della Clean Clothes Campaign

Barbara Aiolfi – Responsabile promozione , comunicazione e  relazioni esterne della cooperativa finanziaria MAG 2 che promuove attività di microcredito in Lombardia. Ha coordinato progetti di Microfinanza in Lombardia ed in Tanzania. E’ formatrice nei percorsi di avviamento per di Distretti e le Reti di Economie Solidali in Italia. E’ stata membro del Comitato Direttivo della Ong di Cooperazione Internazionale LVIA, membro del Comitato di valutazione Progetti di CTM Altromercato. Sul territorio Lodigiano e membro attivo della Circoscrizione dei Soci di Banca Etica, che ha contribuito a far nascere, oltre ad essere madre di 2 bimbi.

Simona Bernasconi – Presidente della Cooperativa Microcosmi di Lodi, nata un anno fa e che vede al proprio interno l’incontro di differenti professionalità prevalentemente femminili. approda al privato sociale dopo una lunga esperienza aziendale, che le ha permesso di sviluppare competenze gestionali, organizzative, di progettazione e di politiche del personale, alle quali oggi affianca un interesse specifico sulle tematiche sociali:gestione delle reti e dei sistemi complessi, interazione sistema-individuo, gestione nonviolenta dei conflitti, facilitazione dei processi e sviluppo della cultura partecipativa. In particolare si occupa di coordinare il percorso territoriale del Distretto di Economia Solidale, studiando l’interazione fra economia e welfare ove il lavoro diventa veicolo di inclusione sociale.

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