By Published On: 17 Novembre 2012Categories: Attualità

INCIDENTI: NEL LODIGIANO 16 MORTI IN UN ANNO. ITALIANI FAVOREVOLI A PENE PIU’’ SEVERE. Domani iniziativa Fiab a Casalmaiocco, dove Altea ha perso la vita

Altea Trini

La tragica morte della 17enne lodigiana, Altea Trini, travolta e uccisa da un suv alla cui guida c’era un automobilista ubriaco, ha fatto scattare non solo nel nostro territorio, ma in varie parti d’Italia, iniziative di solidarietà, raduni di associazioni, riaccendendo i riflettori sulla sicurezza stradale, in particolar modo sulla guida in stato di ebrezza o in alterazione da sostanze stupefacenti. Proprio in questi giorni un’’anticipazione del 20° Rapporto Automobile ACI-CENSIS, che sarà pubblicato il 18 dicembre, rileva come l’82% degli italiani siano favorevoli che la guida sotto l’’effetto di alcol e sostanze stupefacenti vada severamente punita qualora comporti lesioni gravi o addirittura la morte di persone.

Il contrasto alla guida sotto l’effetto di alcool e droghe è il primo passo da fare per conquistare una viabilità stradale che, a differenza di quella attuale, non sia gravemente pericolosa, spiegano i rappresentanti dell’ACI in una nota per la stampa, che prosegue: il livello di pericolo sulle strade è percepibile solo debolmente dalla statistica: più di dieci morti ogni giorno sulle strade di tutta Italia, 16 morti (15 uomini e 1 donna) in provincia di Lodi in tutto l’anno 2011; viene avvertito ben più decisamente quando il tragico fenomeno della violenza stradale colpisce qualcuno che ci è più vicino; l’incolmabile perdita di tante vite, e particolarmente di quelle più giovani come Altea Trini, reclama un giudizio severo che tenga conto della lucida irresponsabilità con cui un automobilista che sa di dovere mettersi alla guida non rinuncia ad assumere abbondanti sostanze alcooliche.

Più in generale occorre affermare senza condizioni l’obbligo per tutti di rispettare il codice della strada, e sanzionare i comportamenti irregolari in cui si concretizza una vera e propria “prepotenza stradale”, di cui più facilmente pagano le conseguenze i più deboli (i ciclisti deceduti in Italia mentre andavano in bicicletta sono aumentati nel 2011 del 7,2% rispetto al 2010; a Lodi nel 2011 84 ciclisti coinvolti in incidente e 1 deceduto, quando nel 2010 ne erano stati coinvolti 70 e non era stato registrato alcun decesso; gli anziani sono i perdoni più a rischio).

Secondo il Rapporto Automobile ACI-CENSIS, l’arresto in flagranza e un serio inasprimento della pena trovano pienamente d’accordo oltre il 45% degli italiani, mentre l’introduzione del reato di omicidio stradale è ancora al vaglio del Parlamento. Un più cauto 20% del campione, pur condividendo la necessità di un inasprimento delle sanzioni attualmente previste, ritiene importante non fare di tutta l’erba un fascio, preservando la necessità di valutare attentamente caso per caso. Il 9%, invece, vuole pene più severe, ma non condivide l’ipotesi della revoca definitiva della patente. Il fronte dei no (circa il 10%) è perplesso sull’ipotesi che una norma basti a rendere gli automobilisti più cauti e prudenti: i controlli dovrebbero essere più severi e non le leggi, anche perché il nostro attuale sistema legislativo è già fin troppo “articolato” e non bisogna appesantirlo ulteriormente.

Nancy Capezzera

Anche l’assessore alla viabilità della Provincia di Lodi, Nancy Capezzera, promotrice dell’iniziativa di sensibilizzazione e di educazione stradale “Strasicura”, conferma i dati relativi alle principali cause di incidenti (distrazione, guida in stato alterato, comportamenti scorretti) e concorda con l’inasprimento delle pene e con l’introduzione del reato di omicidio stradale. «Queste problematiche  vanno ricordate sempre e non solo quando accadono fatti di gravità inaudita, come quello accaduto di recente. A livello di Provincia possiamo fare poco o nulla, spetta naturalmente allo Stato creare leggi più efficaci in materia. Una grande importanza in questa fase la svolgono le varie associazioni, che devono farsi sentire e fare in modo che si mantenga viva l’attenzione».

E proprio domani, domenica 18 novembre alle ore 16:00, all’incrocio della provinciale Sordio-Bettola dove Altea Trini è morta, si raduneranno e riempiranno la strada tanti ciclisti, per dimostrare che una mobilità alternativa è possibile e che le regole vanno rispettate. Sono gli obiettivi della manifestazione organizzata dalle sezioni della Fiab di Melegnano e di Lodi. A Casalmaiocco si incontreranno i ciclisti che arrivano da Melegnano, da Paullo e da Lodi. Il gruppo si fermerà per un quarto d’ora sul luogo dell’incidente.

E nel frattempo che l’italico Paese si avvii a nuove norme, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità promuove per conto dell’ONU la ricorrenza della Giornata Mondiale in ricordo delle vittime della strada, ogni anno la terza domenica di novembre, quest’anno il 18 novembre; non è giusto rassegnarsi alla perdita delle persone a noi più care – si legge sempre nella nota ACI –  e la loro viva memoria deve incoraggiare un radicale cambiamento di prospettiva: rispettare sempre e comunque le regole, per proteggere i più deboli.

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