By Published On: 29 Giugno 2016Categories: Attualità

Emergenza casa Lombardia. «Meno abusivi e assegnazioni veloci e trasparenti»

“La legge che approviamo oggi riforma in maniera radicale i servizi abitativi offerti in Lombardia: incide sui fenomeni che causano l’emergenza casa, si pone al fianco delle famiglie in difficoltà, contrasta la piaga dell’abusivismo, affronta il tema dell’eccessiva morosità che affossa i bilanci delle Aler, snellisce la burocrazia e apre a nuovi investimenti. Soprattutto, cambia la prospettiva con la quale le istituzioni hanno sempre considerato le politiche abitative: d’ora in avanti non verranno trattate come materia esclusivamente edilizia e urbanistica, ma come vere e proprie politiche sociali, che mirano a rispondere al bisogno di casa che anche nella nostra regione è sempre più frequente”. Così Claudio Pedrazzini, Presidente di Forza Italia in Regione Lombardia, sul progetto di legge n. 273 di “Disciplina regionale dei servizi abitativi”, discusso oggi in Consiglio regionale.

La legge supera anche il meccanismo preferenziale delle assegnazioni in deroga, spesso abusato, per introdurre invece assegnazioni temporanee di una quota degli appartamenti destinati proprio alle emergenze, come i provvedimenti di sfratto – continua ancora il Presidente di Forza Italia -. La normativa mette a disposizioni dei gestori del patrimonio pubblico strumenti più efficienti per combattere l’abusivismo, con controlli più frequenti e sanzioni più incisive, ma stabilendo anche il rilascio obbligatorio dell’alloggio per i nuclei familiari che superano i requisiti richiesti, fatta eccezione per gli anziani ultrasessantacinquenni e i disabili. Per i comuni è previsto un ruolo diverso dall’attuale: non più gestori di bandi e graduatorie, ma programmatori dell’offerta abitativa, grazie a una piattaforma digitale unica a livello regionale, per uniformare le procedure di assegnazione. Inoltre, la nuova legge introduce un sistema di accreditamento per qualificare gli operatori privati che già erogano servizi abitativi pubblici e sociali, e un sistema di incentivi urbanistici per realizzare nuovi alloggi, come l’azzeramento del contributo sul costo di costruzione e l’azzeramento degli oneri di urbanizzazione. Infine, la Regione istituisce contributi di solidarietà per indigenti e per famiglie alle prese con difficoltà economiche temporanee, come la perdita del lavoro, per far fronte alle spese dell’affitto e dei servizi”.

Anche per il Consigliere Pietro Foroni si tratta di “una legge innovativa che affronta in maniera concreta le differenti criticità attualmente presenti nella gestione del patrimonio residenziale pubblico in Lombardia.”

“La nuova normativa – prosegue Foroni – è il frutto del grande impegno svolto in 19 sedute del gruppo di lavoro e recepisce gran parte delle proposte formulate dal gruppo della Lega Nord. Penso innanzitutto al cosiddetto “mix sociale” o “mix abitativo” con il quale sarà possibile garantire l’assegnazione di una casa popolare a categorie quali anziani ultra 65enni, famiglie di nuova formazione, nuclei monoparentali con minori, forze di polizia, disabili, ed altre categorie particolari come i genitori separati che oggi si vedono negare il loro diritto ad una abitazione pubblica, perché puntualmente scavalcati da altri. Il mix sociale è un elemento necessario per non arrivare alla ghettizzazione di condominio. Nella legge viene introdotto un rafforzamento del requisito della residenzialità, oltre al periodo di residenza si aggiunge anche quello trascorso nel Comune dove è localizzata l’unità abitativa per la quale si fa richiesta. Grazie a un emendamento della Lega Nord, un periodo di residenza più lungo nella Regione o nel Comune sarà elemento decisivo a parità di punteggio. Importante è il concetto che l’alloggio sociale non possa essere un alloggio per sempre: chi ha perso i requisiti non può rimanere nella casa popolare a discapito di chi li possiede e ha la necessità di abitare in un alloggio a canone sociale o moderato. La nuova normativa fornisce maggiori strumenti per contrastare l’abusivismo e la morosità colpevole e consente di assegnare l’alloggio anche nello stato di fatto, con piccole manutenzioni che possono essere svolte dall’inquilino, che potrà detrarne i costi dal canone d’affitto”.

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