By Published On: 10 Ottobre 2013Categories: Attualità

Immigrazione. Sindaci leghisti del Lodigiano: “clandestino è reato, inasprire Bossi-Fini”. Parmesani: «Chiudere frontiere, non c’è più posto per nessuno»

Caludio Bariselli, Matteo Boneschi, Flavio Parmesani, Alfredo Ferrari

Clandestino è reato. E’ quanto affermato dalla Lega Nord, che chiede il rispetto della legge. “Sono troppi gli stranieri in Italia senza lavoro (600mila stranieri disoccupati). Le dichiarazioni a favore dell’abolizione del reato di clandestinità creano aspettative devastanti in un momento di grave crisi economica. In queste condizioni sarebbe insopportabile per il Paese una nuova ondata migratoria”, è questo il concetto espresso dai sindaci leghisti del Lodigiano in una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Lodi. Gli amministratori del Carroccio, chiedono inoltre che, se verrà rivista la legge Bossi-Fini, deve essere solo per inasprirla. Contrari anche alla proposta dello “Ius soli”, sulla quale anche il presidente del Senato Pietro Grasso ha dichiarato: “Il rischio è di vedere una gran quantità di donne venire in Italia a partorire solo per dare la cittadinanza ai propri figli“.

Presenti alla conferenza i sindaci di Casalpusterlengo, Flavio Parmesani, di Castglione d’Adda, Alfredo Ferrari e quello di Marudo, Claudio Bariselli, oltre al consigliere comunale di Lodi, Mateo Boneschi ed al segretario della sezione di Borghetto, Giovanna Gargioni.

«Si tratta solo di applicare il buon senso – ha dichiarato Parmesani – Abolire il reato di clandestinità sarebbe di fatto aprire le porte a enormi flussi migratori, esponendo il Paese al pericolo di forti tensioni sociali. Sabato pomeriggio partecepiremo alla manifestazione organizzata a Torino su questo argomento. Chiederemo, fra le varie cose, un rafforzamento dei controlli delle frontiere e la nostra contrarietà sull’apertura verso lo Ius soli e all’immigrazione.» Anzi, il sindaco di Casale rincara la dose: «Chiudiamo le frontiere, posto non ce n’è più per nessuno. Che venga data, inoltre, la possibilità ai sindaci di poter negare i permessi di soggiorno.»

Di “buon senso” parla anche il sindaco di Marudo, che aggiunge: «Non si tratta di egoismo, ma è l’unica strada percorribile. E’ inutile illudere delle persone che, comunque, in Italia non avrebbero un futuro».

«L’accoglienza in questo modo vuol dire non dare diritti e doveri per un futuro adeguato. – Ha detto Ferrari – Il problema, che è economico ed organizzativo soprattutto, deve essere risolto anche con l’aiuto dell’Europa, la quale deve farsi carico del supporto economico oltre che di un serio intervento giuridico. Secondo la Lega, la ricetta migliore resta sempre quella di aiutare queste persone nei loro Paesi. Bisogna che l’Europa si organizzi al meglio con l’Italia. Indispensabili anche degli accordi bilaterali fra gli stati interessati, con l’ausilio della cooperazione internazionale.»

«Mi fa specie vedere dei politici prendere spunto dalla tragedia di Lampedusa per voler rivedere o abolire la Bossi-Fini. Addirittura ora si parla di abolire un reato come quello della clandestinità: il rischio è solo quello di generare una guerra fra poveri», ha detto Boneschi.

Per tutti coloro che volessero recarsi alla manifestazione di Torino, sono stati predisposti dei pullman con partenza alle ore 13:00, sabato 12 ottobre, da piazza Ospitale a Lodi. La partecipazione è gratuita.

Lodinotizie in
collaborazione con: