By Published On: 13 Luglio 2018Categories: Attualità

Baffi: «Necessario verificare alternative alla permanenza del Lodigiano nell’ATS Città Metropolitana»

“È da quando la riforma sanitaria regionale era solo un progetto in gestazione che il Pd sostiene che la soppressione dell’Asl del Lodigiano non fosse una buona idea e che l’accorpamento alla Città Metropolitana avrebbe penalizzato il nostro territorio”, lo dice Patrizia Baffi, consigliere regionale del Pd, a proposito della situazione della sanità lodigiana.

“Anche nei mesi scorsi sono spesso tornata su questo tema, relativamente ai servizi sociosanitari, sottolineando proprio le criticità che il nostro territorio ha vissuto con l’accorpamento all’area metropolitana, legate sia alla perdita di capacità contrattuale che alle funzioni sul territorio – continua Baffi –. Mi fa piacere che la posizione venga condivisa dall’allora consigliere e attuale assessore regionale Pietro Foroni e dal presidente della Provincia, Francesco Passerini”.

Adesso, per l’esponente Pd, “è però necessario assumere rapidamente iniziative concrete, che spettano innanzitutto alla Provincia che, ascoltando il territorio e in sinergia con i sindaci, possa aprire il percorso da indicare a Regione Lombardia, cioè lo stesso ente che ha annunciato entro luglio l’adozione in Giunta di un progetto di legge per la modifica dei nuovi azzonamenti stabiliti dalla riforma sanitaria, su richiesta di 27 Comuni del Centrolago comasco per abbandonare l’Ats Montagna di Sondrio, ma potenzialmente aperta a modifiche da realizzare anche in altre zone lombarde. A questo progetto di legge verrà assegnata una corsia preferenziale per la definitiva approvazione in consiglio regionale entro il prossimo autunno, secondo quanto assicurato dal presidente dell’Aula Alessandro Fermi, che in proposito ha parlato di ‘un problema che il territorio sente e vive in modo forte e unito, non di una battaglia di colore politico’, come ha detto lui stesso”.

Baffi si rivolge, dunque, al presidente della Provincia di Lodi al quale chiede “lo stesso approccio, al di là di ogni schieramento politico, e di fare tutti insieme uniti questo percorso ponendo il tema all’Assemblea dei Comuni per aprire il confronto sulla permanenza nell’Ats Città Metropolitana, favorendo la verifica di possibili alternative, dal ripristino dell’autonomia sanitaria del Lodigiano all’ingresso in altri contesti più omogenei e vicini, in cui il nostro territorio non venga relegato ai margini”.

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