By Published On: 10 Luglio 2018Categories: Attualità

Baffi: «La Regione deve programmare autorizzazioni grande distribuzione e difendere negozi di vicinato»

Occorre porre un freno al proliferare delle grandi strutture di vendita e sostenere le piccole realtà, importanti per l’economia territoriale e per la vita dei centri abitati. È questo il senso di due emendamenti firmati dalla vice capogruppo del Pd Patrizia Baffi al Piano Regionale di Sviluppo – ovvero il piano di governo della giunta Fontana – che sarà discusso in Consiglio regionale nella seduta di domani.

I due emendamenti fanno riferimento all’area “sviluppo economico e competitività” del documento e mirano a salvaguardare e valorizzare i piccoli esercizi di vicinato e a sostenere la programmazione condivisa con il territorio delle attività commerciali. La materia è di competenza della commissione Attività produttive, di cui Baffi è componente.

“La difesa delle piccole imprese commerciali deve essere portata avanti con decisione e intendo farlo sia in Commissione attività produttive che in Consiglio regionale – spiega Baffi – a partire proprio dal piano regionale di sviluppo che determina l’attività di governo di tutta la legislatura. Difendere queste realtà significa tutelare l’ossatura della struttura economica della nostra provincia, perché le piccole imprese rappresentano l’80% dell’intero comparto e, anche per sopravvivere nella competizione con la grande distribuzione, da anni puntano sulla qualità e sulla personalizzazione del servizio, oltre che sul rapporto diretto con la clientela.

La diffusione dei grandi centri commerciali ha negli anni messo a dura prova queste imprese di piccole dimensioni, spesso a carattere famigliare, e la Regione, a cui compete l’autorizzazione all’apertura delle grandi superfici di vendita, superiori a 2.500 metri quadrati, deve procedere ad una seria ed efficace pianificazione di area vasta, visto che tra l’altro assistiamo in molte zone della Lombardia alla chiusura progressiva di piani  o interi centri commerciali. Con i miei emendamenti chiedo che la Regione si impegni in una programmazione che, di concerto con gli enti locali, riporti quell’equilibrio che negli anni si è perso e ridia centralità ai negozi di vicinato.”

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