By Published On: 26 Aprile 2023Categories: Attualità

Allarme nutrie. Appello Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza alle istituzioni

(Lodi, 18 apr 2023) – «Un’invasione che oltre a provocare danni ingenti alle coltivazioni e alle attività produttive, mette ormai a rischio la sicurezza delle persone», è il presidente di Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza Francesco Pacchiarini a lanciare l’allarme sulla rapida e preoccupante proliferazione delle nutrie nella zona di San Donato, in seguito alle segnalazioni ricevute da alcuni proprietari di aziende agricole della zona.

La criticità riguarda in particolare il sovrappopolamento lungo la roggia Vettabbia, a ovest della zona industriale del comune di San Donato dove gli agricoltori stanno sollecitando, anche per via formale, gli enti competenti a intervenire con celeri manutenzioni degli argini e azioni di contenimento delle nutrie. Secondo le testimonianze si contano centinaia di esemplari che devastano regolarmente ampie porzioni di terreno agricolo, per lo più coltivato a mais, ed erodono i terrapieni che sostengono le recinzioni di alcune aziende nella zona industriale, in particolare via Grandi, con rischio di cedimenti. Anche gli attacchi all’uomo sono ormai un rischio concreto, secondo quanto riportato da un imprenditore agricolo locale che ha assistito di recente a un episodio di ferimento.

Il Piano di contenimento ed eradicazione della nutria della Città metropolitana di Milano, scaduto nel 2022, e recentemente prorogato, prevede che l’abbattimento sia consentito esclusivamente ai conduttori di fondi agricoli in possesso di porto d’armi ad uso venatorio, presenti sul territorio in numero esiguo, agli agenti provinciali, anch’essi attivi in poche unità nell’area metropolitana, agli agenti di polizia locale, solitamente impiegati per interventi in ambito urbano, e alle guardie forestali. Il Piano regionale triennale 2021/2023 di eradicazione, controllo e contenimento della nutria estende tuttavia la possibilità di autorizzare l’abbattimento diretto degli animali anche a una serie di altri soggetti, tra cui le guardie venatorie volontarie, gli operatori dei consorzi irrigui, le ditte “pest control” e gli operatori abilitati “di tipo B” che, pur in assenza del porto d’armi, possono essere autorizzati ad operare mediante il metodo del trappolaggio.

«Il recepimento integrale delle misure regionali da parte delle province, che predispongono a propria volta i piani di eradicazione, è un passo importante e necessario per agevolare e rendere più flessibile il controllo e la gestione operativa da parte dei comuni – conclude il presidente Pacchiarini -. In tutto il territorio, dal Sud Milano al Lodigiano, con la ripresa delle attività agricole e della stagione irrigua, la situazione rischia di aggravarsi. Il nostro è quindi un appello alle istituzioni a mettere in atto tempestivamente provvedimenti e iniziative coordinati e al passo con l’evoluzione della normativa e degli strumenti a nostra disposizione per una prevenzione e un controllo realmente efficaci».

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