By Published On: 16 Novembre 2012Categories: Attualità

Al via la 222ª Fiera di Codogno. Elias: «Produttori di latte possono sopravvivere solo aggregandosi»

Fabrizio Santantonio

“Al momento c’è una situazione complicata ma la PAC (Politica Agricola Comune) è ancora uno strumento necessario per sostenere gli agricoltori e lo sviluppo delle loro imprese”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Giuseppe Elias, intervenendo oggi al convegno di apertura della 222a edizione della Fiera di Codogno, sul tema: ‘La filiera latte lombarda: prospettive nello scenario della riforma Pac e del Pacchetto latte’. All’appuntamento, che si è tenuto nell’aula Magna dell’Istituto tecnico Agrario ‘A. Tosi’, frequentato alcuni anni fa dallo stesso assessore regionale, sono intervenuti, fra gli altri, Vincenzo Ceretti (sindaco di Codogno), Matteo Boneschi (assessore all’Agricoltura della Provincia di Lodi), Fabrizio Santantonio (consigliere regionale), Luigi Cattaneo (presidente Distretto latte lombardo), Roberto Pretolani (Università degli Studi di Milano) e Daniele Rama (Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza).

RIVEDERE LA PAC – “L’attuale PAC – ha spiegato l’assessore Elias – non tiene conto del fatto che il mondo è cambiato. Siamo infatti passati da una situazione di eccedenza di cibo a un mondo che sta andando velocemente incontro a una grande crisi alimentare. Ci sono Paesi che stanno cambiando il loro modo di mangiare: è questo il vero problema. Occorre quindi rivedere le politiche agricole, poiché la nostra agricoltura è caratterizzata da deficit colturali e da aziende di piccole dimensioni che si trovano a dover competere con le grandi aziende del mercato argentino, americano e Sudafricano. Salvaguardare l’agricoltura nel nostro territorio è una scelta strategica: proteggendo gli agricoltori, proteggiamo la società e il nostro futuro”.
NO AI TAGLI EUROPEI – “In questo momento – ha sottolineato Giuseppe Elias – si stanno discutendo proposte di tagli del 50 per cento al budget 2014-2020 della Pac. Questo significherebbe perdere una quota significativa, da un minino del 15 per cento fino al 70 per cento, del premio PAC e

boneschi matteo

Matteo Boneschi

chiudere, di conseguenza, gran parte delle aziende agricole. Siamo la prima regione agricola italiana e la terza europea, dobbiamo assolutamente lavorare per salvaguardare le aziende della nostra regione. Soprattutto, nei prossimi cinque anni dobbiamo puntare a migliorare l’efficienza del settore agricolo. Le strade sono quelle dell’innovazione e della riduzione dei costi, percorribili solo valorizzando la ricerca e l’impiego dei giovani e delle nuove tecnologie”.

UNITI PER VINCERE – “Per quanto riguarda il pacchetto latte – ha concluso l’assessore – l’unico strumento forte in mano agli agricoltori è quello dell’aggregazione. I produttori di latte devono aggregarsi per essere più competitivi, superando i campanilismi perché se non si sta insieme il destino è quello di chiudere”. (Ln)

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