By Published On: 5 Maggio 2011Categories: Attualità

Accelera l’industria manifatturiera, ma sente la stretta dei prezzi delle materie prime

I dati relativi al I trimestre 2011 confermano per il lodigiano il trend positivo di produzione e fatturato, mentre gli ordinativi si rivelano ancora in calo[1]. In salita l’occupazione mentre aumenta il divario tra prezzi delle materie prime rispetto a quello dei prodotti finiti.

 

Variazioni tendenziali delle principali variabili

(dati per giorni lavorativi)

I

Trim

2010

II

III

IV

Medie anno 2010 I

Trim

2011

Produzione 0,7 10,0 7,4 12,4 7,6 8,1
Tasso di utilizzo degli impianti (1) 49,8 46,7 53,3 50,9 50,2 51,0
Ordini Interni (4) 0,6 -0,7 4,5 5,5 2,5 -6.9
Oridini esteri (4) 3,1 4,2 -0,9 -0,8 5,6 -3,1
Periodo di prod. assicurata (2) 19,5 21,1 18,6 18,8 19,5 23,9
Fatturato totale 0,2 -1,5 5.6 5,1 2,4 5,3
Fatturato estero 9,0 1,2 1,5 7,6 4,7 7,0
Quota fatturato estero su totale 22,7 20,3 15,5 16,4 13.9 20,5
Prezzi materie prime 2,1 5,7 6,2 8,2 5,5 11,2
Prezzi prodotti finiti -0,3 2,1 1,9 3,4 1,8 4,5
Giacenze prodotti finiti (3) 0,0 0,0 5,0 0,0 1,3, -5,9
Giacenze materiali 3) 9,1 8,7 3,7 8,0 7,4 4,2

Fonte: Elab. Ufficio Studi CdC Lodi su dati di Unioncamere Lombardia

(1) Tasso di utilizzo degli impianti nel trimestre (dato destagionalizzato)

(2) Numero di giornate – dato destagionalizzato

(3) Saldo (punti %) fra indicazioni di eccedenza-scarsità (dato grezzo)

(4) Dati a prezzi costanti

La produzione congiunturale è cresciuta dello 0,66%, in misura inferiore al trimestre precedente (+3,13%) mentre il valore tendenziale corretto per giorni lavorativi mette a segno un +8,12% (anch’esso inferiore al +12,40% di fine 2010). I valori di Lodi sono in linea con quelli riferiti alla Lombardia (+0,46% la variazione congiunturale e +7,46% quella tendenziale) che si rivelano positivi anche se in misura inferiore rispetto alle performance del trimestre precedente.

Il fatturato è aumentato (+1,21% rispetto a tre mesi fa e +5,31% rispetto a un anno fa) con variazioni abbastanza simili rispetto a quelle registrate nel I trimestre d’anno (+1,23% il dato congiunturale e +5,05% quello tendenziale). La disaggregazione tra interno ed estero evidenzia che entrambi gli aggregati si equivalgono soprattutto nel dato congiunturale (+0,95% la variazione interna e +0,93% quella estera), mentre quello tendenziale mostra una performance migliore sull’ estero che raggiunge il +6,98% (l’interno sale solo del 4,31%).

A conferma si rileva l’incremento della quota del fatturato estero sul totale che raggiunge il 20% (rispetto al 16 dello scorso trimestre).

Il fatturato della Lombardia risulta calato dell’1,24% nel confronto congiunturale e aumentato del 3,48% in quello tendenziale, mettendo in luce un aumento inferiore rispetto al trimestre scorso. Sul dato totale ha influito in modo maggiormente positivo il dato riferito all’estero che risulta variato del +0,24% rispetto a tre mesi fa e del +4,76% rispetto a un anno fa, nonostante la quota del fatturato estero sul totale sia rimasta stabile e pari a 36. Le variazioni interne sono risultate pari a -2,58% congiunturale e +2,59% tendenziale.

L’andamento dei prezzi fa presumere una progressiva erosione dei ricavi delle aziende, considerato che i prezzi delle materie prime aumentano in misura maggiore rispetto a quelli dei prodotti finiti: nel trimestre in esame si riscontra un incremento dell’11,2% per i primi e del 4,5% dei prodotti finiti.

Gli ordini locali si confermano in calo del 5,73% nel breve periodo e del 5,27% dallo scorso anno, in entrambi i casi si nota il peggioramento rispetto alle variazioni riferite nel IV trimestre 2010. Per gli ordini interni si rileva la riduzione più marcata (-7,90% quella congiunturale e -6,89% quella tendenziale), mentre nei confronti dell’estero le negatività sono più contenute (-0,32% congiunturale e -3,08% tendenziale).

In Lombardia gli ordini risultano più stabili considerato che il calo congiunturale è circoscritto al -1,85% e il dato tendenziale è positivo e pari a +0,68%. Anche in questo caso il dato riferito all’interno è peggiore (-2,91% la variazione congiunturale e -1,20% quella tendenziale) rispetto a quello estero (+0,44% congiunturale e +4,28% il tendenziale).

L’occupazione sembrerebbe in crescita nella nostra provincia che mette a segno un +2,83% rispetto a dicembre. Lo stesso indicatore in Lombardia si mantiene su livelli stabili e con segno negativo (-0,16%).

Le prospettive per il II trimestre sono positive per i quattro indicatori considerati, con segnali più favorevoli per domanda estera e produzione. Sono ottimisti, seppur con più cautela, gli imprenditori lombardi.


[1]Con il primo trimestre 2011, in occasione del passaggio alla nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2007, sono state introdotte innovazioni metodologiche che hanno richiesto la ricostruzione delle serie storiche già prodotte. Questa revisione dei dati si aggiunge alla consueta revisione trimestrale dipendente dal processo di destagionalizzazione e correzione per i giorni lavorativi che, grazie all’aggiunta di una nuova osservazione, consente una stima migliore del modello di correzione e quindi alla possibile variazione dei dati già pubblicati. Per questo, i dati storici riportati in tabella possono presentare uno scostamento maggiore del solito rispetto a quanto pubblicato negli scorsi trimestri.

 

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