By Published On: 3 Novembre 2014Categories: Politica

Soldati replica alle critiche dell’amministrazione di Fombio sullo svincolo della Via Emilia in connessione con la provinciale per Somaglia

Mauro Soldati

Mauro Soldati

Il Presidente della Provincia replica alle critiche dell’Assessore ai Lavori Pubblici di Fombio che accusa la Provincia di non aver messo tra le priorità degli interventi viabilistici la sistemazione dello svincolo tra la Via Emilia e la provinciale per Somaglia.

La Provincia di Lodi, afferma Soldati, non è oggi in condizione di finanziare interventi infrastrutturali. La situazione economico-finanziaria dell’ente è tale da compromettere persino l’attività ordinaria. Ecco perché nel piano triennale delle opere pubbliche non sono state inserite nuove opere, ma solo interventi di manutenzione del patrimonio. L’unica nuova infrastruttura è la realizzazione della variante di Ospedaletto Lodigiano della provinciale 234, ricordata anche nell’articolo. Ma quest’opera, del valore di circa 4 milioni di €, è attualmente finanziata da Regione Lombardia per 2 milioni e verrà realizzata solo se la Regione confermerà gli altri due milioni di trasferimento. Non si è trattato quindi di “priorità” tra Ospedaletto e Fombio, ma di riesumare un progetto risalente al 2007, a valere su uno stanziamento regionale. Non comprendo quindi l’irritazione del Comune, anche perché la criticità dell’innesto della via Emilia è vecchio di 15 anni e   io sono Presidente della Provincia solo da un mese.

Sono disposto, continua Soldati, a prendere in considerazione tutte le priorità e le criticità che i Comuni vorranno evidenziare, ma deve essere chiaro che queste devono essere accompagnate da proposte di reperimento delle risorse, perché oggi la Provincia non è in grado di finanziare opere con mezzi propri di bilancio.

Proprio per illustrare la situazione dell’ente, conclude Soldati, ho invitato i Sindaci in Provincia per lunedì 10 novembre alle 18. Sarà occasione per discutere delle conseguenze della legge Delrio e della legge di stabilità sugli enti del nostro territorio, ma anche per ascoltare le esigenze dei Comuni.

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