By Published On: 29 Aprile 2017Categories: Politica

Lettere – dichiarazione sulla sfiducia al sindaco di Spino d’Adda Luigi Poli

Queste sono, molto probabilmente, le ultime settimane dell’Amministrazione Poli, PD, caduta a dieci mesi dall’elezione per mano di quello stesso gruppo di persone, riconducibile al Comitato NO Cemento, che per cinque anni ha reso impossibile la vita di Progetto per Spino e del Sindaco Paolo Riccaboni, arrivando a calunniarlo in modo aperto in campagna elettorale (con il beneplacido dello stesso Poli).

Questi individui, Carlo Cornalba, Marco Guerini Rocco, cui si aggiungono Barbara Ancetti e addirittura l’assessore Antonia Grazzani, e dietro i quali c’è l’ex vicesindaco e assessore all’urbanistica Angelo Fugazza, hanno tradito il loro mandato amministrativo esattamente come Guerini fece durante l’amministrazione Riccaboni.

Guerini è infatti il consigliere eletto con Progetto per Spino che iniziò a votare contro Progetto per Spino pur restando in Progetto per Spino e poi candidandosi con il PD – contro Progetto per Spino.

Per quattro anni,  il Sindaco Riccaboni ha gestito (con dolore, venendo attaccato da più parti e pesantemente calunniato) il Comitato NO e i dissidenti “interni” (se interno Guerini si può definire) e i suoi bilanci di previsione sono sempre stati votati. Ha realizzato opere e avuto idee brillanti e innovative.

Il Sindaco Poli, sottovalutando il Comitato NO e la sua propensione a dare contro a tutto e a tutti, a non sentirsi legato a un vincolo di mandato, al retropensiero di non dover nulla a nessuno (neppure al proprio Sindaco, neppure agli Spinesi) si è messo in lista il Comitato, nonostante tutti gli avvertimenti che gli sono stati lanciati, e – come abbiamo detto altrove – ha stretto un Patto con il Diavolo.

E dopo aver stretto il Patto, il Diavolo viene sempre a bussar cassa.

Risulta evidente che l’oggetto del contendere tra gruppo Poli e Comitato NO non è il bilancio ma la giunta. Lo ha detto chiaramente Guerini in consiglio comunale venerdì notte: se il Sindaco si aprisse a un rimpasto di giunta (dando al Comitato il vicesindaco e l’assessorato all’urbanistica, presumibilmente), il Comitato No voterebbe il bilancio e permetterebbe a Poli di restare in sella. Ieri sera quattro consiglieri di maggioranza hanno votato contro il loro bilancio per avere l’assessorato all’urbanistica.

Un ricatto? Un baratto? Come preferite chiamare questa situazione? In un paese di 7.000 abitanti!

Riguardo alla proposta di bilancio che il Comitato NO ha fatto (e il Sindaco non ha accolto): Cornalba, Guerini, Ancetti e Grazzani vogliono che sia dichiarato lo stato di pre dissesto (che non c’è). Questo significa che il comune sarà autorizzato a RADDOPPIARE l’Addizionale IRPEF – lo ha detto Cornalba ieri sera in consiglio – e ad alzare al massimo tutte le tasse e tutte le tariffe. A non fare nessun investimento. Speriamo sia chiaro: la proposta di bilancio di Cornalba, Guerini, Ancetti e Grazzani è inasprire, e moltissimo, le tasse degli Spinesi. Questa la loro linea amministrativa. O dare loro il ruolo di vicesindaco e l’assessorato all’urbanistica o far pagare gli Spinesi.

Per noi questo non è fare il bene del paese.
Per noi queste sono solo ambizioni personali che nulla hanno a vedere con la buona amministrazione.

Per queste ragioni, chiediamo al Sindaco Poli di dimettersi seduta stante, di permettere a Spino d’Adda di andare nuovamente ad elezioni e agli Spinesi di poter eleggere qualcuno che li governi, liberandosi da questo gruppo di persone che per 10 mesi, dacché è stato eletto, è stato impegnato solo a litigare. Talmente impegnato a litigare che non ha trovato il tempo per fare null’altro. Neppure cose minime come il regolamento dell’area cani o un bando per il CRED decente.

Perché se Poli restasse in carica, significa che ha accettato il ricatto (con rimpasto di giunta) o che il Comitato NO gli ha dato una tregua, rinunciando momentaneamente alle sue pretese, ma che presto ricomincerà a litigare. Poli ammetta il proprio errore: non avrebbe dovuto fare una lista con il Comitato NO al solo scopo di far perdere Riccaboni. Ha sbagliato. Chieda scusa e si dimetta. Per il bene di Spino d’Adda.

Progetto per Spino

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