By Published On: 18 Giugno 2018Categories: Politica

Fine Ramadan nella sede dei dem. Assessore Foroni: «Valuteremo se c’è stata violazione della legge sui luoghi di culto»

Milano, 16 giugno. “Oggi il Pd è definitivamente uscito allo scoperto, l’aver messo a disposizione di oltre 1.000 fedeli mussulmani la propria sede politica di Lodi per festeggiare la fine del Ramadan, che rappresenta la festa islamica più importante, fa capire dove intendono andare ma soprattutto chi oggi sta al centro delle loro attenzioni. L’ennesima dimostrazione dello scollamento tra il Pd e la società civile. Ormai si sono totalmente dimenticati degli italiani senza lavoro, senza casa, degli anziani in difficoltà e le loro principali preoccupazioni sono nel celebrare una festa mussulmana creando addirittura due spazi separati, uno per uomini e uno per le donne. Pontificano a parole ma poi nei fatti legittimano che la propria sede sia utilizzata da chi nella preghiera divide uomini con donne, come se le donne non fossero degne di pregare con gli uomini, alla faccia della loro tanto decantata libertà d’integrazione e parità fra i sessi. Ma il Pd ha verificato, ad esempio, se l’associazione è finanziata da paesi esteri? Ha verificato cosa è stato detto nel corso delle prediche in lingua araba? Quanto è successo mi ha lasciato senza parole, non può essere considerato normale il fatto che un partito dia la propria sede alla comunità islamica per la festa del Ramadan. Perdendo sempre 

più voti dagli elettori italiani, appare chiaro il tentativo di cercare di prendere voti da chi proviene da culture e religioni che non fanno parte della storia italiana. Come assessore regionale valuterò se sono state rispettate tutte le norme regionali in materia di luoghi di culto”.

Così l’assessore al Territorio e Protezione Civile di Regione Lombardia Pietro Foroni interviene commentando la scelta del Partito democratico di Lodi di prestare la sede del partito per la preghiera e i riti di fine Ramadan alla comunità islamica.

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