Baffi: «La scuola è un veicolo di integrazione, garantire che i bambini la possano frequentare»
”Dobbiamo garantire che i bambini possano frequentare la scuola perché è il primo veicolo di integrazione che va salvaguardato. L’amministrazione comunale non può cercare di usare norme inattuabili e peraltro riferite a servizi diversi da quelli scolastici per perseguire fini discriminatori.”
Lo dichiara la vice capogruppo del Pd in Regione Patrizia Baffi in merito al regolamento emanato dal Comune di Lodi per l’accesso i servizi come asili nido, mensa e trasporto scolastico, in applicazione della delibera della giunta regionale n. 6972 del 31/07/2017 dal titolo “Linee guida per l’uniforme applicazione del D.P.C.M. 159/2013 in Regione Lombardia e la redazione degli atti regolamentari.”
La delibera disciplina l’accesso alle prestazioni di welfare che comprendono tra l’altro, oltre a quelli citati, anche l’assistenza domiciliare, i servizi sociali diurni, i contributi per le rette di residenze sociosanitarie per anziani e per disabili (RSA e RSD) e l’erogazione di ulteriori contributi di voucher o misure aggiuntive a quelle erogate dalla Regione.
Al punto 3 (Disposizioni transitorie di raccordo per le prestazioni sociosanitarie), comma 4, le linee guida regionali demandano ai comuni “con particolare riguardo ai servizi residenziali”, la definizione delle modalità con cui effettuare l’istruttoria e la valutazione della richiesta di prestazione agevolata.
A quanto si evince il Comune di Lodi avrebbe utilizzato questa norma, riferita principalmente ai servizi residenziali, per definire le modalità di certificazione del patrimonio immobiliare dei richiedenti prestazioni a tariffa agevolata da parte dei cittadini, introducendo le restrizioni per i cittadini di origine straniera.
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