Furti mezzi agricoli, l’ultimo episodio a Pieve Fissiraga: intesa tra Carabinieri e Confagricoltura per la prevenzione
Ancora un furto di mezzi agricoli, questa volta ai danni di un’azienda di Pieve Fissiraga. È successo nella notte tra martedì 16 e mercoledì 17 maggio: i ladri sono riusciti a impadronirsi di un trattore, marchio Case, e della botte per trattamenti che era collegata al veicolo, per un valore di almeno 30mila euro. L’episodio, ultimo di una serie denunciata da Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza, ha spinto il presidente dell’organizzazione, Francesco Pacchiarini, a intervenire nuovamente sul tema per sottolineare la preoccupazione del settore e al tempo stesso l’impegno a proseguire e intensificare la collaborazione con l’Arma dei Carabinieri che sta ampliando l’attività investigativa sul territorio per individuare gli autori dei reati e portare alla luce eventuali collegamenti tra gruppi criminali specializzati.
«Ringrazio il Prefetto di Lodi, i Carabinieri e tutte le forze dell’ordine per l’attenzione che stanno dedicando a una problematica diventata da tempo molto gravosa per i nostri imprenditori che non solo devono far fronte alla sottrazione o al danneggiamento dei propri mezzi, ma soprattutto alle conseguenze economiche dei ritardi o dei blocchi che il lavoro agricolo inevitabilmente subisce – dichiara Pacchiarini -. Da parte dell’Arma abbiamo ricevuto rassicurazioni sulle indagini in corso, indicazioni utili alla prevenzione e massima disponibilità a intrattenere rapporti di conoscenza e collaborazione con i titolari delle aziende per agevolare le segnalazioni e quindi i controlli su qualunque situazione sospetta».
«Stiamo lavorando insieme a Confagricoltura per ottenere risultati efficaci sia sul fronte della repressione sia su quello della prevenzione del fenomeno», chiarisce il Comandante del Reparto operativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Lodi Rosario Giacometti – circa la metà dei mezzi rubati viene generalmente ritrovata dopo alcuni giorni o mesi, sia perché gli autori non riescono a mandare a buon fine la vendita e abbandonano la refurtiva sia perché i veicoli e gli strumenti sottratti sono dotati di GPS e quindi rintracciabili. Nel mirino, infatti, finiscono spesso veicoli e attrezzature con una tecnologia poco avanzata, impossibili da localizzare. La raccomandazione che rivolgiamo ai proprietari è di cercare di mettere in atto comportamenti e strategie di buon senso, ma non banali, per la propria sicurezza».
Il Comandante richiama, ad esempio, l’installazione nelle aziende di telecamere che possono fornire supporto alle indagini, con l’identificazione diretta dei responsabili dei furti o con altri indizi utili a individuarli. Collegare i dispositivi al 112, in modo gratuito, è un’ulteriore opportunità per attivare la risposta immediata delle forze dell’ordine. Il numero di emergenza è sempre raggiungibile, anche in aperta campagna e in assenza di linea: se c’è un tentativo di chiamata, la centrale operativa localizza il chiamante per inviare comunque l’intervento.
«Le stazioni locali dei Carabinieri sono aperte al confronto per qualsiasi dubbio o necessità – conclude il Tenente Colonello Giacometti -. L’apertura e la disponibilità al dialogo sono fondamentali per facilitare un’azione di sorveglianza mirata e per proseguire la già proficua sinergia con Confagricoltura a tutela della nostra comunità».
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