Vidardo, riparte la mobilitazione contro il maxi-inceneritore

Ecowatt – Castiraga Vidardo. Impianto per produzione di energia elettrica da rifiuti e da fonti rinnovabili biomasse
Dopo alcuni mesi di pausa seguiti alla sospensione del procedimento autorizzativo da parte della Provincia di Lodi, il Comitato Ambiente Vidardo e il Coordinamento Provinciale No Inceneritore tornano a mobilitarsi contro il progetto di ampliamento dell’impianto Ecowatt a Vidardo. La protesta si riaccende in vista della prima udienza del ricorso al TAR presentato dalla società, fissata per il 29 maggio.
Il progetto prevede un aumento considerevole della capacità dell’impianto, da 34mila a 154mila tonnellate annue di rifiuti da incenerire. Una prospettiva che allarma i cittadini e le associazioni ambientaliste, decise a mantenere alta l’attenzione sul tema.
Per questo motivo, sono in programma diversi appuntamenti pubblici: il 24 maggio durante la Festa dei Popoli a Lodi, il 25 maggio al mercato settimanale di Sant’Angelo, il 13 giugno al Castello Morando Bolognini e il 28 giugno alla Notte Bianca di Lodi Vecchio. Gli stand informativi, organizzati insieme a Legambiente, serviranno a sensibilizzare la cittadinanza e raccogliere supporto contro un progetto definito “ad alto impatto ambientale e contrario ai principi dell’economia circolare”.
«Nell’economia circolare – spiega Sara Asti, presidente del Comitato Ambiente Vidardo – la materia non si distrugge. La produzione di calore di un inceneritore non può essere considerata parte di un sistema sostenibile».
La nuova mobilitazione segue quella avviata un anno fa, quando WWF e Legambiente avevano promosso una petizione per fermare il progetto. Le iniziative in calendario, a cui se ne potrebbero aggiungere altre, puntano a informare i cittadini sugli sviluppi attuali e a rafforzare l’opposizione al maxi-inceneritore proposto da Itelyum.


