Maltempo. Governo nega stato d’emergenza alla Lombardia. Lega presenta interrogazione urgente
“ Il lodigiano è stato duramente colpito dal maltempo tanto da provocare ingenti danni nel nostro territorio. Riteniamo per tanto assurda la decisione della Presidenza del Consiglio dei ministri di non accogliere la richiesta dello stato di emergenza per la Lombardia – così i parlamentari lodigiani della Lega Guido Guidesi e Luigi Augussori – milioni di euro di danni causati dal maltempo che hanno colpito la nostra provincia insieme a quelle di Brescia, Cremona e Bergamo, danneggiando soprattutto l’agricoltura, un settore primario per l’economia lombarda e non solo”.
I fatti risalgono alla scorsa estate quando tra il 25 luglio e il 13 agosto la Lombardia è stata flagellata dal maltempo provocando danni ingenti: parliamo di persone che hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni per i danni. Regione Lombardia si era subito attivata per affrontare l’emergenza, stanziando ingenti risorse per la messa in campo di interventi contro il dissesto idrogeologico e chiedendo lo stato d’emergenza.
Nell’interrogazione presentata dai parlamentari leghisti alla Camera e al Senato viene precisato che: “La Regione Lombardia, tra le più virtuose del Paese, non avanza mai facili richieste di stato di calamità e da tempo investe tantissimo nella prevenzione e nell’emergenza, con stanziamenti di decine di milioni per opere contro il dissesto idrogeologico. Ricordiamo che il comparto agricolo lombardo rappresenta un’attività economica di primaria importanza per tutto il Paese, quindi la mancata concessione dello stato di calamità rappresenta una forte penalizzazione all’economia non solo delle province interessate, ma di tutta Italia”.
“Come parlamentari chiediamo al Governo giallorosso di sbloccare al più presto i fondi necessari e di rivedere la posizione assunta dal dipartimento centrale della Protezione civile -continuano -. Ci sono state case scoperchiate, cascine distrutte, paesi flagellati dalla caduta degli alberi. Siamo di fronte a danni al patrimonio pubblico e privato, nonché alle attività economiche e produttive che lo Stato non può ignorare. Non è più accettabile che le ragioni oggettive della Regioni del Nord siamo sistematicamente dimenticate o accantonate da Pd e M5S”.
Lodinotizie in
collaborazione con: