By Published On: 5 Dicembre 2019Categories: Attualità

Asvicom: Lodigiano unico territorio lombardo con turismo in calo. Occorre promuovere la nostra offerta

Lodi –  “I dati sugli arrivi e le presenze nelle strutture ricettive diffusi dall’istituto regionale Polis devono innescare una seria e approfondita riflessione sulla condizione attuale del settore turistico nel Lodigiano e sulle prospettive per il futuro. Non basta fermarsi a registrare quella che è una pur significativa battuta d’arresto: è necessario ripartire da questo elemento per capire se e come le potenzialità turistiche del territorio, che esistono, siano in grado di esprimere crescita e sviluppo”.
Lo afferma Vittorio Codeluppi, presidente di Sistema Impresa-Asvicom della Provincia di Lodi, commentando i dati che attestano come tra gennaio e settembre 2019 il Lodigiano sia stato l’unico territorio lombardo a subire una diminuzione degli arrivi e delle presenze rispetto all’analogo periodo del 2018, in un quadro che invece a livello regionale è mediamente molto positivo.
“Oltre all’evidenza numerica, la cui consistenza è indiscutibile (con gli arrivi in calo di quasi il 6% e le presenze di oltre il 7%), ciò che colpisce è che il nostro territorio rappresenta una eccezione negativa, mentre tutto attorno il movimento turistico lombardo vive una fase di effervescenza, indipendentemente dalla specificità delle varie offerte (città d’arte piuttosto che aree montane o lacuali). Bisogna domandarsi perché il Lodigiano non sia riuscito ad agganciare il treno di questa accelerazione del settore, che sicuramente è in parte frutto della positiva inerzia lasciata dalla stagione dell’Expo. Volgendo lo sguardo un po’ più indietro, non si può non rilevare come anche la Provincia di Lodi abbia beneficiato dell’effetto Expo, tanto è vero che il 2015 fece segnare un picco storico, soprattutto in termini di arrivi (meno di presenze), mentre successivamente non è stato in grado di consolidare quei livelli”.
La sensazione è che nel contesto di una Lombardia che appare sempre più attrattiva, il Lodigiano non sia riuscito a proporsi come elemento integrativo dell’offerta turistica principale, raccogliendo poco.
“E’ pur vero – osserva Codeluppi – che l’andamento del settore ricettivo (che nel nostro territorio ha anche una consistenza proporzionalmente inferiore alla media delle altre Province) non è l’unico indicatore che deve essere preso in considerazione per valutare lo stato di vitalità del turismo: non meno importante è infatti il turismo di giornata, che anzi appare particolarmente in sintonia con le caratteristiche dell’offerta di attrazioni e dei servizi di accoglienza che il Lodigiano esprime. Si tratta di una modalità che peraltro può produrre consistenti effetti positivi sul ciclo economico (per esempio) di una città come Lodi, la cui rete commerciale, di ristorazione e di servizi al turismo potrebbe trarre forti benefici da una costante e consistente presenza di visitatori di giornata”.
“Sappiamo che a livello lodigiano il turismo di presenza alberghiera è legato prevalentemente alle trasferte di lavoro e alle “tappe intermedie” di itinerari di visitatori stranieri che fanno riferimento a Milano come hub di arrivo e partenza per il nostro Paese: sono fattori che a volte sfuggono ai criteri di programmazione, mentre sul turismo di giornata si può efficacemente lavorare in termini di programmazione di eventi, accoglienza, collegamenti, incentivi e agevolazioni”.
“Come noto – conclude il presidente di Asvicom – è da poco attivo il nuovo portale web del turismo lodigiano promosso dalla Camera di Commercio e progettato anche sulla base di contributi presentati dalle associazioni di categoria, tra le quali Asvicom ha partecipato con convinzione ed entusiasmo. E’ naturalmente presto per valutare l’efficacia di questo strumento, ma l’iniziativa si inserisce in un percorso corretto di analisi del contesto, elaborazione degli strumenti di intervento e loro gestione. Occorre proseguire su questa strada, favorendo ogni opportunità di confronto per arrivare a prendere decisioni condivise”.

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