Di Pubblicato il: 24 Febbraio 2025Categorie: Primo Piano

Lodi. Arrestati zio e nipote per l’omicidio di Roberto Bolzoni

Foto di repertorio

Il 16 febbraio le telecamere di un centro scommesse a Lodi riprendono Roberto Bolzoni, 61 anni, detto “Rambo”, con due uomini, Roberto Zuccotti (48 anni) e suo nipote Andrea Gianì (29 anni). I tre si dirigono verso l’auto di Bolzoni, che verrà trovato morto due giorni dopo in piazza Omegna, vicino casa.

Secondo la Procura di Lodi, Zuccotti e Gianì, arrestati per omicidio e rapina, avrebbero ucciso Bolzoni con 35 coltellate per sottrargli i gioielli. Gli investigatori escludono altre ipotesi, poiché la vittima non aveva debiti né aveva incassato vincite. Le indagini hanno raccolto prove decisive, come impronte dei due nell’auto e tracce di sangue su vestiti e in casa, nonostante il tentativo di ripulirle.

Gli inquirenti analizzano celle telefoniche e riprese per ricostruire i movimenti post-delitto. Poco dopo l’omicidio, Zuccotti avrebbe lasciato la casa di Lodi per recarsi altrove, forse per nascondere prove. Sono stati sequestrati gli appartamenti degli indagati e proseguono le ricerche dell’arma e degli oggetti sottratti.

L’udienza di convalida del fermo è imminente: Zuccotti ha scelto di non rispondere, mentre Gianì ha fornito spiegazioni vaghe. Il procuratore di Lodi attende i risultati delle analisi sulla vettura della vittima per confermare il coinvolgimento diretto dei due sospettati.