Bar del Paesaggio: intramontabile monumento allo spreco di denaro pubblico

Nel 2012, durante l’amministrazione del sindaco Lorenzo Guerini, il Comune di Lodi avviò il progetto del “Bar del Paesaggio” nel Parco Isolabella. Il contratto con l’impresa appaltatrice fu firmato nel 2012, con un termine di esecuzione inizialmente previsto in 120 giorni, poi esteso a 229 giorni. I lavori si conclusero effettivamente nel 2014, dopo 469 giorni di sospensione e 152 di proroga.
Il progetto, prevedeva la realizzazione di un chiosco in legno di larice, ispirato a un nido d’uccello, con un investimento di circa 300.000 euro. Tuttavia, la struttura non è mai stata aperta al pubblico a causa di gravi difetti costruttivi. Affidamenti di gestione andati a vuoto più la successiva incuria e l’abbandono causarono poco dopo infiltrazioni d’acqua, muffe, legno marcio, vetri rotti.
Nel 2016, l’amministrazione comunale, guidata allora dal sindaco Simone Uggetti, ha avviato un’azione legale contro i responsabili del progetto e la ditta esecutrice. Il Comune ha richiesto un risarcimento compreso tra 221.000 e 288.000 euro, basandosi su relazioni tecniche che evidenziavano carenze strutturali e materiali inadeguati.
Nel febbraio 2022, il Tribunale di Lodi ha emesso una sentenza di primo grado che ha riconosciuto un danno complessivo di oltre 100.000 euro a favore del Comune. In particolare, l’architetto è stato condannato a versare 84.415 euro, mentre l’impresa dovrà pagare 21.104 euro.
Nel 2019, l’amministrazione guidata da Sara Casanova deliberò la demolizione della struttura, stimando un costo di 45.000 euro. Tuttavia, con l’insediamento della nuova giunta di Andrea Furegato nel 2022, si decise di tentare un recupero dell’edificio, inserendolo nel progetto “Greenway” per la riqualificazione dei parchi cittadini.
Nonostante le buone intenzioni, il “Bar del Paesaggio” rimane oggi un rudere fatiscente: il tetto in vetro è crollato, le recinzioni sono danneggiate e il legno è completamente deteriorato. Un simbolo tangibile dell’incapacità amministrativa e della cattiva gestione delle risorse pubbliche.
Questo “bel paesaggio”, “ecocompatibile”, rappresenta un monito perenne, da tutti definito come il simbolo lodigiano per eccellenza dello spreco di denaro pubblico. La sua demolizione o riqualificazione richiederà ulteriori investimenti, aggravando il bilancio comunale e lasciando ai cittadini l’amaro conto di un progetto fallimentare.