Vino lodigiano, Baffi: «Export oltre l’UE occasione da non perdere»

La consigliera regionale Patrizia Baffi (FdI)
Milano, 18 giugno 2025 – «Ammontano a 2,5 milioni di Euro le risorse destinate da Regione Lombardia a supportare le aziende vitivinicole lombarde nelle azioni di promozione e di rafforzamento al di fuori dell’Unione Europea: si tratta di un sostegno che si inserisce nell’accompagnamento costante al comparto agroalimentare e questa misura specifica può rappresentare un’opportunità preziosa anche per le aziende vitivinicole del nostro Lodigiano, terra di tesori agroalimentari unici e di operatori che dimostrano con coraggio e capacità di saper cogliere le potenzialità di crescita oltre i confini regionali, lombardi ed europei».
Così Patrizia Baffi, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia, commenta il Bando OCM Vino – misura ‘Promozione sui mercati dei Paesi terzi’ per la campagna 2025/2026, la cui apertura è stata annunciata dall’Assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi.
La misura – finanziata con la quota regionale dei fondi europei dell’Organizzazione comune del mercato vitivinicolo (OCM) – punta a rafforzare il posizionamento internazionale del vino lombardo di qualità certificata, attraverso attività promozionali, informative e pubblicitarie nei mercati al di fuori dell’Unione Europea.
«Attraverso questo supporto concreto – continua Patrizia Baffi – le aziende possono sviluppare percorsi di promozione e comunicazione che mettano al centro la qualità e la sostenibilità delle proprie produzioni, così come possono ideare missioni commerciali oltre i confini nazionali per partecipare a eventi fieristici tematici o per inserirsi efficacemente nei circuiti di distribuzione e marketing. In questo senso, è importante valorizzare la qualità dei produttori locali, favorendo azioni sistematiche e integrate in grado di rafforzarne il posizionamento anche su quei mercati che storicamente apprezzano il vino nostrano».
«È da sottolineare l’importanza di un sostegno di questo tipo – conclude Patrizia Baffi – anche alla luce del complesso contesto geopolitico ed economico attuale che può essere un freno alla voglia dei nostri Operatori di guardare ai mercati internazionali con fiducia e intraprendenza».