By Published On: 22 Maggio 2023Categories: Cronaca, Primo Piano

Guardia di Finanza: Scoperti sei lavoratori “In nero” presso la sede operativa.

I Finanzieri del Comando Provinciale di Lodi, impegnati in attività di contrasto al fenomeno del “sommerso da lavoro” e alle connesse manifestazioni di illegalità, hanno accertato l’impiego di sei lavoratori completamente “in nero” presso la sede operativa di un’azienda specializzata in lavori edili attiva nel territorio lodigiano.

Più nel dettaglio, i militari della dipendente Tenenza di Casalpusterlengo hanno effettuato un controllo presso l’unità operativa della citata impresa, costituita da un deposito per lo stoccaggio, la custodia ed il successivo prelevamento di materiali impiegati nell’edilizia, procedendo alla verifica delle autorizzazioni, della regolarità delle posizioni lavorative del personale impiegato e dell’osservanza della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

All’esito dell’attività ispettiva, a fronte di diciassette addetti rinvenuti presso il deposito in questione, intenti a svolgere mansioni di manovalanza, ne sono stati individuati sei completamente “in nero”, ossia non assunti regolarmente. Inoltre, cinque di questi, unitamente ad altri tre lavoratori rinvenuti nel deposito, sono risultati irregolarmente retribuiti attraverso la corresponsione di denaro contante e, dunque, con strumenti di pagamento non tracciabili.

Per quanto sopra, ravvisate in capo al legale rappresentante dell’impresa ispezionata le violazioni di legge previste in tema di omessa comunicazione dell’instaurazione di rapporti di lavoro e di irregolare corresponsione delle retribuzioni con denaro contante, nei confronti del predetto è stata irrogata una sanzione pecuniaria che va da un minimo di 30.120 ad un massimo di 315.720 euro, con obbligo di responsabilità solidale in capo alla stessa azienda a garanzia del pagamento dovuto.

Inoltre, per cinque dei lavoratori impiegati “in nero”, di nazionalità straniera, è stata rilevata la mancanza del titolo di soggiorno obbligatorio per permanere sul territorio italiano, mentre il sesto, anch’egli straniero, è risultato già destinatario di un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale, al quale non ha ottemperato. Pertanto, per i primi cinque lavoratori sono state avviate le procedure di espulsione, mentre il sesto ed il responsabile dell’impresa edile sono stati deferiti all’A.G. di Lodi per fattispecie di reato previste e punite dalla vigente normativa sull’immigrazione.

L’attività di servizio delle Fiamme Gialle casaline si inquadra nell’alveo della costante azione del Corpo a contrasto dei fenomeni del “lavoro sommerso” e dello sfruttamento dei lavoratori, nonché a tutela delle aziende oneste che agiscono nella legalità.

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