Di Pubblicato il: 13 Marzo 2025Categorie: Attualità

Progetto InLav: sinergia contro lo sfruttamento lavorativo

Lodi 13 marzo 2025 – Il progetto InLav – Integrazione Lavoro Lombardia, nato dalla collaborazione tra Regione Lombardia, Anci Lombardia e Università degli Studi di Milano Bicocca, con l’obiettivo di attuare un intervento strutturato per rispondere al problema dello sfruttamento lavorativo, ha fatto tappa a Lodi alla vigilia dell’avvio della attività formativa sul territorio provinciale.

A Lodi, il Vicesegretario dell’Associazione dei Comuni lombardi, Giuseppe Guerini, ha incontrato il Consigliere con delega a Politiche del Lavoro e Centri provinciali per l’impiego Massimo Pagani, per presentare il calendario degli incontri formativi orientati alla preparazione degli operatori impegnati nella sperimentazione di Punti Unici d’Accesso (PUA) ai servizi dedicati al contrasto del lavoro irregolare e all’emersione del sommerso.

L’incontro, inoltre, ha rappresentato l’occasione per dare il via a una partnership in grado di rafforzarsi e allargarsi, per favorire la costruzione di una rete territoriale sinergica composta dai molteplici soggetti impegnati sui temi progettuali e portatori di competenze e metodologie specifiche. Attraverso l’azione congiunta tra l’Associazione dei Comuni lombardi e la Provincia di Lodi, si vuole proporre la diffusione e l’estensione delle metodologie, delle modalità e delle intuizioni di InLav, affinché siano realtà presenti su tutto il territorio regionale.

Dalla riunione è emerso l’auspicio che le giornate formative, il cui calendario sarà reso noto a breve sul sito web di Anci Lombardia, possano essere partecipate da operatori pubblici e privati e del no-profit che offriranno servizi nei PUA InLav, definiti attraverso percorsi di co-progettazione, e che saranno garantiti attraverso la collaborazione con gli Enti del Terzo Settore operanti localmente per promuovere l’inclusione socio-lavorativa delle vittime o delle potenziali vittime di sfruttamento lavorativo.

Quattro saranno le sessioni di approfondimento previste a livello provinciale, con l’obiettivo di attivare delle comunità di pratiche territoriali sul tema dello sfruttamento lavorativo, che si focalizzeranno sulla conoscenza del fenomeno dell’irregolarità lavorativa; lo sviluppo di competenze organizzative e territoriali per poter far emergere le situazioni di irregolarità; la preparazione per poter intervenire sul fenomeno e la misurazione e valutazione degli interventi intrapresi.

A oggi, attraverso un Avviso pubblico emanato da Regione Lombardia, sono 12 gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) lombardi che stanno sperimentando il Modello InLav: le ATS Alto e Basso Pavese, Bergamo, Carate Brianza, Desio, Sebino, Lecco, Mariano Comense, Milano, Somma Lombardo, Suzzara, Tradate e Treviglio.

Con questa attività InLav è quello fornire una risposta su un tema, quello dello sfruttamento lavorativo, che interessa vari comparti produttivi e colpisce in modo particolare i soggetti più fragili e vulnerabili.