Di Pubblicato il: 1 Ottobre 2025Categorie: Appuntamenti e Cultura

“Fila a nanna”: fiabe dai musei della Lombardia, protagonista anche Laus Pompeia

Uno scorcio dei resti dell'antica Laus Pompeia a Lodi Vecchio

Rendere la buonanotte un momento di scoperta e fantasia legata ai musei lombardi: è questo l’obiettivo di Fila a nanna. Fiabe per la buonanotte, il nuovo progetto promosso da Abbonamento Musei nell’ambito di Un, due, tre…Musei! di Regione Lombardia, con il sostegno di Fondazione Cariplo e in collaborazione con la rete degli oratori delle Diocesi lombarde.

Si tratta di una serie di podcast, ideati insieme alla Fondazione TRG Teatro Ragazzi e Giovani, pensati per bambini dai 2 ai 10 anni. Ogni episodio porta i più piccoli in un viaggio nel tempo e nello spazio, intrecciando fantasia, cultura e magia attraverso le collezioni e le storie custodite in 15 musei della regione.

Tra questi c’è anche il Museo Laus Pompeia di Lodi Vecchio, che sarà protagonista lunedì 6 ottobre con l’episodio Il ragazzo delle anfore. La fiaba racconta di Livio, giovane apprendista che lavora la terracotta, e della sua amicizia con la bellissima Alauda, sullo sfondo della città romana di Laus, distrutta e ricostruita nei secoli, e oggi testimonianza viva di un passato riemerso dopo millenni.

Gli episodi escono ogni lunedì e giovedì alle 21 e sono disponibili sul sito di Abbonamento Musei (qui il link diretto). Tra i prossimi appuntamenti: il Museo del Violino di Cremona (9 ottobre), l’Orto Botanico di Brera a Milano (13 ottobre), la Villa Visconti Borromeo Litta di Lainate (16 ottobre), fino alla Villa Reale di Monza e al Museo Virgilio di Mantova.

Accanto ai podcast sono previsti anche sei eventi dal vivo, con letture animate da attori e musicisti all’interno di alcuni musei lombardi, tra ottobre e novembre, trasformando la magia delle fiabe in un’esperienza immersiva.

Un progetto che rafforza il legame tra musei e famiglie e che, grazie anche alla partecipazione del Lodigiano con il Museo Laus Pompeia, porta i bambini a scoprire la bellezza del patrimonio culturale attraverso il gioco e l’immaginazione.