Quattordici lodigiani che sognano di entrare al Parlamento
Quattordici i politici lodigiani che sognano di entrare o alla Camera o al Senato. Partendo dal Basso Lodigiano troviamo il segretario provinciale della Lega nord di San Rocco al Porto Guido Guidesi che, dopo Andrea Gibelli di San Colombano, al secondo posto della lista, è terzo. Il carroccio ha quindi un pass verso Montecitorio. Poi c’è l’Udc Giovanni Rossi, al sedicesimo posto. Cristiana Boienti corre per lo stesso partito all’ottavo posto e sognando la Camera. C’è quindi, per il centrosinistra, il primo cittadino di Lodi Lorenzo Guerini, inserito al quinto posto nell’elenco della Camera dei deputati dove quindi dovrebbe essersi assicurato un seggio. In lizza anche, da Pieve Fissiraga, il sindaco Paola Rusconi, nono posto della circoscrizione Lombardia 3 (il collegio creato per Montecitorio in cui sono incluse le province di Lodi-Cremona-Mantova e Pavia, mentre per palazzo Madama l’elezione sarà regionale) per la Camera e l’amministratrice di Crespiatica Anna Maria Ogliari, al 28esimo posto per il Senato. Da Castiglione D’Adda Giulio Lacrima, capogruppo consigliare. Per il Popolo della libertà la lodigiana Monica Guarischi è al sesto posto alla Camera, poi Livio Bossi, sindaco di Boffalora D’Adda, che detiene l’undicesimo posto alla Camera e Domenico Crespi, sindaco di Sant’Angelo Lodigiano, per il Senato, al 36esimo gradino della lista. Per “Fratelli d’Italia”: e la Camera l’assessore provinciale Nancy Capezzera, al quarto posto e il consigliere provinciale Emanuele Arensi, mentre per il Senato c’è il sindaco di Borgo San Giovanni Nicola Buonsante.
Le liste che parteciperanno alle elezioni politiche per la Camera nella circoscrizione Lombardia 3 (che comprende le province di Mantova, Lodi, Pavia e Cremona) sono 14, per ora. E’ stata esclusa “La Destra” di Francesco Storace, dopo che agenti della Digos di Mantova su ordine della Procura di Lodi, hanno sequestrato le firme raccolte nel Lodigiano. Secondo la Procura, circa 500 sarebbero doppie, ovvero di persone che avrebbero firmato per più liste.
Escluso anche il “Mir” di Gianpiero Samorì per la mancanza del numero necessario di sottoscrizioni. Idem anche per la lista dei radicali Amnistia giustizia e libertà.
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