Produttori di riso schiacciati da concorrenza sleale e incertezze del mercato Pacchiarini: «Urgente ripristinare i dazi sull’import»
(Lodi, 26 mag 2023) – «La difesa delle varietà di riso nostrane dalle importazioni incontrollate è il primo passo per rilanciare la produzione», ad affermarlo è il presidente di Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza Francesco Pacchiarini che traccia il bilancio dell’andamento del mercato sul territorio, richiamando l’urgenza di ripristinare la clausola di salvaguardia, introdotta quattro anni fa dalla Commissione europea, su pressione delle filiera risicola, per imporre una tassa sul riso importato a prezzi stracciati da Cambogia e Myanmar. Secondo i dati di Confagricoltura nazionale lo stop allo sbarramento a gennaio 2022 ha provocato in pochi mesi un’impennata dell’import dal Sud Est asiatico di quasi il 70% rispetto al 2021.
A entrare nel merito dell’analisi di mercato è Luigi Penati, presidente della sezione riso di Confagricoltura Milano: «La disponibilità delle varietà tipiche, come Carnaroli, Arborio, Roma, Baldo, è in calo per effetto del cambiamento climatico e quindi della riduzione delle superfici coltivate (di circa il 3% dal 2022 al 2023, ndr). A questi elementi si associano le mutate abitudini dei consumatori che stanno riducendo gli acquisti per la crescita dei prezzi dei nostri prodotti risicoli negli ultimi anni. Un mix di fattori penalizzanti, di cui indubbiamente beneficia l’importazione concorrenziale dall’Est e che da alcuni mesi determina anche una riduzione dei prezzi delle qualità di riso nazionali».
Le quotazioni all’ingrosso sulla piazza di Milano, secondo i dati elaborati per Ente nazionale risi dall’associazione Granaria, nel solo mese di maggio, testimoniano, ad esempio, un calo del 6,8% del valore del riso Arborio e del 4,7% per il Roma.
Una speranza arriva dal Parlamento europeo che in maggio ha approvato la revisione del regolamento sul Sistema delle preferenze tariffarie generalizzate, prevedendo lo scatto automaticomdella clausola di salvaguardia, quando le importazioni di riso superano una certa soglia. Si attendono quindi i successivi passaggi in Consiglio e in Commissione europea.
«Senza il ripristino pieno della clausola, le nostre aziende e la sicurezza alimentare saranno a serio rischio. Confagricoltura farà la propria parte per sostenere la tutela e la valorizzazione del prodotto nostrano, portando la voce dei produttori in tutte le sedi istituzionali», afferma Pacchiarini che conclude con una cauta analisi sulle attese per il prossimo raccolto: «Difficile azzardare una previsione sui livelli di produttività della stagione, soprattutto per le zone che ancora risentono della siccità del 2022, come alcune aree del Milanese e il Lodigiano, tuttavia le recenti piogge e la situazione delle scorte d’acqua aprono oggi uno scenario più tranquillizzante».
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