By Published On: 9 Ottobre 2014Categories: Politica

Province. Consigliere Foroni (LN): «I cittadini scrivano a Renzi e Delrio per esprimere il loro disappunto»

Pietro Foroni

Pietro Foroni

“Non è solo il sistema bibliotecario a rischio, ma anche i servizi legati al cittadino saranno esposti alle conseguenze del ridimensionamento delle Province colpite da una riforma insensata”. Così il consigliere regionale Pietro Foroni già presidente della Provincia di Lodi risponde al grido d’allarme mosso da alcuni lavoratori del sistema bibliotecario.

“I primi nuovi enti di secondo livello si sono insediati il primo di ottobre – spiega Foroni – e trascorsi pochi giorni si stanno già avverando tutte le previsioni che, purtroppo, abbiamo sempre denunciato. Nessun risparmio della spesa pubblica, nessun ridimensionamento del personale, minori servizi, maggiori disagi, azzeramento delle peculiarità territoriali, svilimento della democrazia diretta dei cittadini in favore delle segreterie di partito. I responsabili sono il sottosegretario alla presidenza Graziano Delrio, a cui la riforma appartiene, avvallata dall’attuale Governo targato Renzi e poi votata da tutto il Pd. Il prossimo 14 ottobre sarà istituito in Regione Lombardia l’Osservatorio regionale sulle nuove Province ed entro fine anno saranno decisi quali competenze saranno lasciate agli enti provinciali di secondo livello e quali trasferite alla Regione. Il Presidente Maroni ha dichiarato che non sposterà neanche un euro di trasferimento alle funzioni delegate alle nuove Province, per tutto il resto chiedere a Roma e a chi ha creato questo disastro. La tanta disinformazione consapevolmente attuata dalla sinistra su questa riforma si è basata solo su pregiudizi d’opportunità di parte politica, questi effetti negativi potevano essere evitati con una vera riorganizzazione basata da criteri di efficienza e di premialità per gli enti virtuosi, così com’è stata negli ultimi anni la Provincia di Lodi”.
“Regione Lombardia e gli assessorati competenti faranno tutta loro la parte – conclude il consigliere lodigiano – ma trovo ingiusto che l’ente regionale debba ancora una volta assorbire da solo tutte le conseguenza del disastro istituzionale creato da Roma e da una parte politica che sostiene questo Governo. Per questi motivi vorrei consigliare a tutti cittadini che vogliono esprimere il loro legittimo disappunto di dirottare l’email bombing agli unici responsabili di tutto questo scempio: Matteo Renzi matteo@governo.it e al suo compagno di partito nonché sottosegretario di Stato, Graziano Delrio uscm@palazzochigi.it”.

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