Di Pubblicato il: 24 Settembre 2025Categorie: Attualità, Politica

“Fà e desfà, l’è tut laurà”: la segnaletica impossibile di Borgo Adda

A sinistra gli operai tracciano a terra i contorni delle frecce direzionali, a sinistra la successiva cancellatura

«Succede a Lodi, in Borgo Adda, all’incrocio tra il ponte e via Defendente. Nei giorni scorsi, gli operai hanno tracciato nuove strisce e frecce direzionali sull’asfalto. Peccato che le frecce siano finite oltre lo STOP, cioè proprio dove non dovrebbero stare, come a dire: “Prima fermati, poi vedi se indovini la direzione”». E’ quanto segnala la consigliera comunale Lega, Eleonora Ferri.

« Stanotte, con tanto di cantiere notturno (che, ricordiamolo, costa il doppio ai contribuenti), la squadra è tornata in zona. Obiettivo: mettere una pezza al pasticcio? Risultato, dopo qualche abbozzo di nuova freccia – tra cui una improbabile svolta a destra verso la vietta laterale (via Gariboldi) con “dare precedenza” e divieti assortiti – gli operai hanno gettato la spugna».

«La scena è stata surreale: coni piazzati, corde tese, discussioni in mezzo alla strada… e poi niente, bozze cancellate. Come dire: ci penseremo un’altra volta. Intanto, le frecce sbagliate restano lì. E l’Amministrazione Comunale? Misteriosamente assente. La segnaletica orizzontale deve essere utile a chi guida al di la di quella che era precedentemente tracciata».

«Il tutto si riassume in una perla della saggezza lodigiana: “Fà e desfà, l’è tut laurà”. In altre parole poco importa se il lavoro è fatto male e poi rifatto (o lasciato a metà), come anche i tombini non in quota lasciati così dopo le ultime asfaltature, l’importante è che qualcosa si muova… sulle spalle di chi paga le tasse.
Nel frattempo, in Borgo Adda ci si arrangia: tra STOP improbabili, frecce nel posto sbagliato e risate amare, non resta che sperare che qualcuno, prima o poi, prenda in mano la viabilità con un po’ più di criterio e coscienza».