By Published On: 9 Ottobre 2014Categories: Politica

Documento programmatico di Alleanza Lodigiana “Patto per Expo 2015”

Expo-fronteDa Maggio 2015 partirà l’Expo. Il conto alla rovescia è quindi partito. Lodi appare però a dir poco “indietro” sulle iniziative per questo evento di fama internazionale. Eppure, il nostro territorio potrebbe offrire tanto ad un evento che ha come titolo il nome “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. A nostro avviso l’amministrazione comunale ha fatto poco o nulla per promuovere l’immagine della nostra città, così comoda da visitare, vista la vicinanza con la sede dell’Expo. Dopo la campagna elettorale dell’anno scorso, l’Expo è scomparso dai discorsi del centrosinistra. A Palazzo Broletto non è mai stato oggetto di discussione e di dibattito.
L’esposizione universale cercherà di spiegare la tradizione, la creatività e l’innovazione nel settore dell’alimentazione. E la nostra è da secoli terra agricola, favorita dalla presenza di acque, così come ricca è la tradizione gastronomica culinaria del Lodigiano, segno di identità del nostro popolo.
Nel nostro territorio tante sono poi le chiese, i santuari, i monasteri – sintomo della profonda religiosità del nostro territorio – e le ville, i castelli, i palazzi e i borghi medievali e altomedievali. Monumenti da valorizzare in vista dell’Expo. La stessa Lodi è ricca di posti da visitare, con Chiese-simbolo di tanti stili – romanico, barocco, rinascimentale – e tante tracce della storia medioevale – come le mura, le pusterle, i tunnel sotterranei – e offre molto altro ai visitatori. Ad oggi, però, Lodi – che deve avere un ruolo di guida nel pianificare le attività per l’Expo – non è di certo pronta ad accogliere potenziali turisti. Il festival “Le Forme del gusto” è un’iniziativa di indubbio successo, ma occorre pianificare una serie di attività aggiuntive che durino per tutto il periodo dell’Expo. Con questo documento, come opposizione costruttiva intendiamo dare alcuni spunti, idee e suggerimenti, ed aprire nuovamente il dibattito sul capitolo Expo.
1- Per tutto il periodo Expo, fuori dalla stazione di Lodi, occorre uno stand per informazioni turistiche con materiale informativo anche in inglese.
2- Occorre ripensare i percorsi turistici in città, ma soprattutto preparare percorsi guidati in lingua inglese, coinvolgendo le scuole per reperire le guide, facendo risultare l’esperienza di guida turistica come credito formativo.
3- Programma di visite presso fattorie, studiando un percorso che porti alla scoperta delle tante cascine che sono alle porte della città: la cascina, con l’aia, i porticati e le corti, la stalla delle bovine, il caseificio, la ghiacciaia, il mulino e il negozio, le antiche abitazioni padronali e dei salariati, è una realtà da far scoprire in vista dell’Expo. Oltre alle visite, i partecipanti – con delle attività di laboratorio – possono apprendere le tecniche e gli approcci di interazione con l’ambiente. Si possono pianificare poi una serie di laboratori didattici per i più piccoli, come insegnare le tecniche per essiccare e conservare i fiori e le erbe.
4- Le ceramiche lodigiane: un’esperienza alla scoperta dell’arte della ceramica Vecchia Lodi, con una mostra-esposizione con la ricca raccolta di ceramiche del Museo Civico (ad oggi ancora chiuso e quindi la collezione di ceramiche non è aperta al pubblico). Tale mostra deve essere affiancata da un’attività, “Il laboratorio della ceramica”, dove si parte dalla spiegazione elementare di cos’è l’argilla e delle sue varie proprietà, passando poi alla lavorazione e alla produzione di manufatti, offrendo così un’esperienza unica al turista.
5- Mostra fotografica “Lodi e l’arte del ferro” sui ferri battuti delle case di ringhiera, dei balconi, delle cancellate e delle lampade di cui è ricco il centro storico. Oltre alla mostra, si può studiare un laboratorio “Batti il ferro finché è caldo!”, con dimostrazione di come si ottengono oggetti in ferro battuto e laboratorio per i più piccoli sulla tecnica di cesellatura del rame.
6- “Alla scoperta del Grana Padano”: visita ai laboratori artigianali del Grana Padano e attività di laboratorio nelle cascine per la produzione di latticini, per poter poi gustare insieme a fine attività ciò che si è prodotto.
7- “In Vino Veritas”: visita alle cantine dei colli banini e attività di laboratorio per sperimentare la creazione di un vino tutto vostro.
8- “Goloserie lodigiane”: l’attività si sviluppa a bordo di auto d’epoca lungo un percorso enogastronomico alla scoperta delle tradizioni gastronomiche del territorio
9- Realizzazione di “eventi di rete” con le città vicine: il raccordo con realtà come Milano, Piacenza e Crema potrebbe far fiorire iniziative in un contesto di importanti sinergie. In quest’ottica è la valorizzazione di Expo 2015, anche in chiave di occasione culturale basata sulla valorizzazione delle risorse del territorio studiando dei veri e propri pacchetti promozionali abbordabili a tutte le tasche.

 

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