Vandalismi contro la sede della Lega Nord, interviene Foroni
Il Presidente della Provincia di Lodi, Pietro Foroni, interviene all’indomani del gesto di vandalismo contro la sede della Lega Nord di Maleo, paese nel quale lo stesso Foroni ricopre la carica di sindaco e dove risulta tesserato per Alberto da Giussano. Un episodio che, già di per sé grave, assume ancor più significato dopo le bombe carta che la scorsa settimana hanno devastato la sede della Lega Nord di Gemonio, provincia di Varese, a due passi dall’abitazione di Umberto Bossi. A Maleo, l’ingresso della sede leghista è stato deturpato con scritte offensive.
“Non siamo in grado di dire se ci si trovi di fronte ad una strategia intimidatoria o se la cosa sia da circoscrivere al gesto, pur insensato, di quattro ragazzotti. Quel che è certo, è che noi tiriamo avanti per la nostra strada, sia a livello locale che a livello nazionale”.
Sotto il profilo locale va ricordato che, non più di qualche settimana fa, il Presidente della Provincia aveva rilasciato un’intervista al quotidiano territoriale, nella quale alzava il livello di attenzione contro il rischio di infiltrazioni mafiose nel Lodigiano, preoccupandosi soprattutto di evitare che il territorio prenda sottogamba quello che, al contrario, è un timore concreto.
“Lascia pensare il fatto che se la siano presa con la sede di Maleo e non con quella di un comune più grosso. Proprio Maleo, infatti, è una roccaforte simbolo della Lega, che qui alle ultime regionali ha preso più del 34 percento, e che sempre qui ha espresso con consensi elevatissimi, il sindaco ed il Presidente della Provincia”.
L’escalation di violenze potrebbe trovare appigli anche a livello nazionale: “siamo in una fase cruciale, essendo giunto quasi al termine l’iter legislativo per l’approvazione del federalismo fiscale, destinato ad apportare una delle più grandi e radicali riforme nella storia del Paese e che evidentemente a non tutti piace”.
Coincidenze che lasciano pensare, anche se Foroni ribadisce che non spetta a lui il compito di investigare: “come detto, non è da escludersi che si tratti di una ragazzata. Nessuno però, la prenda troppo alla leggera, intanto per la possibilità che dietro all’atto di vandalismo covi qualcosa di più pericoloso. In ogni caso, ricordo che a Verona alcuni giovani leghisti sono sotto processo da anni per aver manifestato alla luce del sole ed in modo non violento le loro idee. Proprio questa vicenda dimostra come in tutti questi anni, proprio la Lega Nord sia stata vittima di violenza. Ma andiamo avanti senza nessuna paura”.
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