By Published On: 21 Febbraio 2019Categories: Lodigiano

Sant’Angelo. Ispettorato del lavoro: tre denunciati, di cui una lavoratrice in nero

I Carabinieri di Sant’Angelo Lodigiano hanno dato corso sabato sera ad un servizio “Alto Impatto” cui hanno partecipato due equipaggi della locale stazione coadiuvati da una pattuglia della Compagnia di Codogno.

Particolare importanza ha avuto nel servizio il personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro di Lodi, con i quali si sono ispezionati più esercizi pubblici del territorio, che ha portato alla denuncia in stato di libertà dei tre titolari. In particolare:

• in un esercizio pubblico di via Monte Grappa l’ispezione ha consentito di riscontrare l’inadeguata informazione e formazione dei lavoratori dipendenti sulle disposizioni relative alla loro sicurezza, nonché il mancato rispetto delle norme in materia di pagamento degli emolumenti in contanti. Il titolare, un 56enne italiano del luogo, è stato sanzionato per complessivi € 13 mila euro, nonché deferito in stato libertà;

• in altro esercizio commerciale di via Partigiani, l’ispezione ha consentito di riscontrare anche in questo caso la non adeguata informazione e formazione dei lavoratori dipendenti circa le misure da osservare per la loro sicurezza sul posto di lavoro, sanzionando il titolare, un 46enne, italiano del luogo, complessivamente per totali € 1.600 circa, con contestuale suo deferimento in stato di libertà;

• infine in un esercizio pubblico di via Cavour, di proprietà di un rumeno di 39 anni, residente in provincia di Pavia, una lavoratrice, connazionale del titolare, C.I. 31enne del luogo, lavorava in nero. Le ulteriori verifiche hanno permesso di acclarare che la stessa percepiva indebitamente (visto che lavorava) l’ammortizzatore sociale “N.A.S.P.I.”, che le è stato immediatamente sospeso. La donna è stata denunciata per truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche, rischiando una pena fino a sei anni di reclusione e segnalata al competente ufficio I.N.P.S. per la restituzione delle somme percepite indebitamente.

Il datore di lavoro, si è visto sospendere l’attività imprenditoriale dalle alle ore 12.00 del lunedì seguente, per dargli modo e tempo di regolarizzare la posizione della lavoratrice, cosa che di fatto è avvenuta, oltre al pagamento della sanzione pecuniaria di euro 2.000.

Il servizio ha permesso di verificare anche la posizione amministrativa di 20 veicoli e 52 persone, di cui 13 con pregiudizi penali.

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