By Published On: 29 Aprile 2020Categories: Lodigiano

Controlli dei carabinieri: un arresto e due denunciati

I carabinieri di Sant’Angelo Lodigiano e Tavazzano, nei controlli delle ultime 24 ore hanno accertato oltre alle violazioni agli obblighi conseguenti all’emergenza sanitaria, anche la commissione di più gravi reati, procedendo infatti ad un arresto e a due deferimenti in stato di libertà.

Nel primo caso, sono stati i carabinieri di Sant’Angelo che il 27 aprile scorso si sono presentati di buon’ora presso una comunità di recupero per tossicodipendenti della provincia, dando esecuzione al decreto di sospensione della misura alternativa dell’affidamento in prova emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Milano nei confronti di C.R., un pluripregiudicato 38enne nativo di Gela ma residente nel milanese, che in comunità stava appunto scontando la detenzione con il beneficio dell’affidamento per alcuni reati contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti commessi nel biennio 2017-2018, che sono solo gli ultimi di una serie a coronamento di una lunga carriera criminale iniziata nel lontano 1999. E siccome il provvedimento ne disponeva la contestuale associazione in carcere, dopo le formalità di rito C.R. è stato tradotto a cura degli stessi operanti presso la Casa Circondariale di Lodi,  dove si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria emittente.

I deferiti alla Magistratura lodigiana sono invece  P.A.M., un 30enne disoccupato con precedenti penali di Pieve Fissiraga, al quale gli stessi carabinieri della Stazione di Sant’Angelo Lodigiano, durante un controllo in quel centro abitato eseguito di sera, hanno sequestrato un coltello “da lancio” modello “Kunai”, il cui porto è assolutamente illegale, risultando anche inottemperante al foglio di via obbligatorio dal citato comune.

L’altro deferito è il 28enne nigeriano E.A., abitante a Lodi, pure lui disoccupato e con precedenti di polizia alle spalle, che i carabinieri di Tavazzano con Villavesco hanno controllato nel pomeriggio del 27 aprile mentre se ne andava a spasso per via Garibaldi, accertando che oltre a violare le norme anti contagio perché immotivato a trovarsi in zona, era anche inadempiente all’ordine di allontanamento dallo stato italiano emesso dal Questore di Lodi nel mese di luglio dello scorso anno. Per questo motivo, quindi, allo straniero è stato notificato l’invito per recarsi i competenti uffici amministrativi e regolarizzare la propria posizione sul territorio nazionale. Il coltello sequestrato, da prassi, è stato trattenuto in carico dai carabinieri in attesa di essere consegnato al competente Ufficio Corpi di Reato.  

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