Comunicato stampa Progetto RIAbita: Rete per l’Integrazione Abitativa – 25.05.2023
Dal Lodigiano un progetto sperimentale per rispondere ai bisogni sociosanitari e abitativi dei cittadini. Si tratta del progetto RIAbita, che vede come ente capofila l’Azienda speciale Consortile Servizi Intercomunali-ACSI (in qualità di Ente capofila dell’Ambito di Lodi) ed è stato presentato stamattina in una conferenza stampa presso la sede della Fondazione Comunitaria di Lodi.
I partner coinvolti nel progetto sono sette: ASST di Lodi, Associazione Casabarasa, Famiglia Nuova cooperativa S.C.S., Eureka! Cooperativa S.C.S., IGEA S.C.S., Il Sorriso S.C.S. ed è finanziato da Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi e dalla quota premiale erogata da Regione Lombardia per l’attuazione del Piano di Zona 2021-2023, rispettivamente con un contributo di 28mila euro e 40mila euro.
Il progetto punta a rafforzare il sistema abitativo territoriale, nella consapevolezza che la casa non è solo un bisogno ma anche un diritto. L’obiettivo è quello di rispondere alle nuove necessità legate all’autonomia abitativa nel Lodigiano, tramite supporto domiciliare, educativo e tramite percorsi modellati sulle singole persone.
“Le linee di intervento saranno due, in stretta collaborazione con l’ASST di Lodi – ha spiegato Ilaria Gandini, responsabile dell’Ufficio di Piano dell’Ambito di Lodi – . La prima linea mira a dare supporto alle persone in dimissione dai servizi ospedalieri, che non possono rientrare al proprio domicilio e che hanno dunque bisogno di una sistemazione provvisoria. Attraverso il percorso, definito “dimissioni protette”, si stima di riuscire a dare supporto a 12 persone sul territorio. La seconda linea di intervento sarà invece dedicata alle persone intercettate dai consultori, che hanno bisogno di un supporto sociale oltre che sanitario. In questo caso, particolare attenzione sarà rivolta alle donne con famiglie numerose che, a causa della pandemia, hanno visto aumentare la loro fragilità economica e psicosociale. In totale si ipotizza di coinvolgere dieci nuclei familiari”.
Come ha messo in evidenza Giovanna Gargioni, presidente dell’Assemblea dei sindaci dell’Ambito di Lodi, il progetto si caratterizza per la componente di forte integrazione sociosanitaria e socioassistenziale e per l’estesa dimensione territoriale, dal momento che le quattro case che accoglieranno le persone individuate dall’equipe di RIAbita si trovano in diversi centri del Lodigiano. Un ruolo chiave sarà giocato anche dall’Asst di Lodi che – come ha sottolineato Bianca Gritta, dirigente responsabile dell’attività sociosanitaria del territorio – “metterà a disposizione le proprie competenze per la segnalazione e valutazione multidimensionale dei beneficiari, attraverso specifici protocolli e procedure”.
“Quando ci hanno proposto questo progetto, che ha un obiettivo concreto e sempre più attuale, viste le dinamiche demografiche, abbiamo accettato subito – spiega il presidente della Fondazione Comunitaria di Lodi, Mauro Parazzi – . Da qualche anno ormai ci proponiamo come uno strumento aggregatore e integratore di sistema per favorire la cooperazione territoriale e dare risposta adeguata ai bisogni del Lodigiano. Questa, come tutte le co progettazioni e le iniziative che abbiamo messo in campo questi anni, è un buon modo per dare risposte ai cittadini e immaginare un futuro in cui proiettarsi con più sicurezza. La presenza importante del Terzo Settore restituisce un modello di azione collettivo che risponde ai bisogni delle persone che ne hanno necessità”.
Anche i partner, che partecipano a questo progetto, hanno accolto con entusiasmo l’idea di far parte di un’iniziativa che risponde a un’emergenza anche di carattere nazionale. “RIAbita è un tassello importante all’interno di un sistema territoriale sulle politiche abitative – ha aggiunto Raffaele Gnocchi, referente dell’area politiche abitative dell’Ufficio di Piano – soprattutto perché viene presentato pochi giorni dopo che l’assemblea dei sindaci ha tenuto a battesimo l’agenzia lodigiana per l’abitare (ALA)”.
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