Andamento del manifatturiero artigiano
La produzione congiunturale del manifatturiero artigiano è cresciuta nel trimestre di fine anno (ottobre-dicembre 2010) del +0,95% contro il -0,99% dell’indagine precedente, mentre quella tendenziale è arrivata a +2,72% (dal +0,01% del periodo anteriore). I valori locali pertanto non sono differenti da quelli regionali che indicano un +0,96% congiunturale e un+2,42% tendenziale.
Al di là di queste indicazioni positive, l’artigianato locale non esprime ancora segnali tutti chiari di ripresa: la produzione risulta sì migliorata rispetto al trimestre precedente, ma fatturato e ordinativi mantengono avvisi contrastanti e al ribasso. Questo è quanto evidenzia l’indagine congiunturale condotta da Unioncamere Lombardia alla quale collabora la Camera di Commercio di Lodi il cui Ufficio Studi ha approfondito appunto l’analisi locale delle risultanze.
A fronte di una variazione positiva della produzione industriale – conseguita in ordine sparso a seconda delle attività economiche, grazie in particolare a meccanica e gomma plastica e a seconda delle classi dimensionali delle imprese intervistate e della destinazione economica dei beni – l’indice del fatturato totale delle imprese artigiane è risultato assolutamente fermo: -0,21% in termini congiunturali e +0,39% in termini tendenziali.
I dati di fatturato sono in linea con quelli riferiti al mercato interno, rispettivamente pari a -0,13% e +0,42%, ma si distaccano dalle variazioni che attengono al commercio estero. La variazione congiunturale è infatti positiva e pari a +1,25%, con un conseguente aumento della quota del fatturato estero sul totale (da 0 a 3%), mentre quella tendenziale è rimasta stabile (-0,02%). A livello regionale invece il dato congiunturale è negativo (-0,53% l’interno e -0,57% l’estero), mentre quello tendenziale è positivo (+2,55%) per l’interno e fermo (+0,02%) per l’estero.
Qualche ombra arriva ordinativi, calati nel trimestre del 3,87% rispetto a luglio-settembre e praticamente fermi a un anno fa (-0,42%). Il dato riferito al mercato interno è sfavorevole (-10,26%) e inverte quello messo a segno nei due precedenti trimestri: +7,50% (luglio-settembre) e +13,31% (aprile-giugno). Quello tendenziale, invece, pur confermandosi positivo (+0,75%) scende rispetto ai due trimestri precedenti:+2,98% (luglio-settembre) e +4,43% (aprile-giugno).
Rispetto ad altri comparti (industria, commercio, turismo) – ha dichiarato Alessandro Zucchetti, Presidente della Camera – l’artigianato manifatturiero non esibisce una congiuntura omogenea nelle sue componenti di base, anche se la produzione dà segnali di ripresa, con un indice tendenziale che sale dal -5,1% (dicembre 2009) a +2,7% (dicembre 2010) : La strada della crescita è però tuttora in salita: le imprese artigiane esportano poco (la quota di fatturato estero sul fatturato totale raggiunge appena lo 0,4%), mentre si nota qualche spiraglio in materia di investimenti. Commercio estero e investimenti sono due fronti sui quali la Camera di Commercio si muove e intende proseguire per aiutare le imprese a competere nel nuovo scenario della globalizzazione
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