Lodi, botta e risposta sindaco-opposizione sulla sicurezza. Tadi evidenzia le problematiche

Caro Signor Sindaco,
rispondo alla sua precisazione apparsa su Il Cittadino di venerdì scorso, in merito al mio intervento sul problema della sicurezza a Lodi. Capisco che focalizzare l’attenzione su una delle problematiche che la sua amministrazione non è riuscita, almeno in parte, a risolvere nel corso di quest’ultimo anno, possa risultare fastidioso e imbarazzante. Ritengo, però, opportuno sottolineare che credere che la città di Lodi , la cui giunta di sinistra vanta diversi mandati (complimenti!), sia per qualcuno l’Amsterdam della Pianura Padana oppure la Parigi della Lombardia, lascia veramente l’amaro in bocca!
Quello che Lei definisce “strumentalizzazioni politiche” sono solamente lamentele e preoccupazioni che la gente comune esprime incontrandomi ogni mattina per strada o scrivendomi, attraverso quel rapporto personale che molti cittadini di Lodi hanno voluto instaurare con colui che, anche se è uscito sconfitto dalle ultime elezioni amministrative, ha comunque a cuore il bene della città.
Quando parlo di sicurezza, di situazione di degrado delle strade, di possibilità di ragionare sul modo in cui vengono distribuite le poche finanze a disposizione nelle casse del comune (vedi ultimo consiglio comunale sull’ argomento Santa Chiara), lo faccio unicamente come portavoce delle istanze dei cittadini che, attraverso la mia persona, vogliono far giungere la loro voce nella “stanza dei bottoni”.
Comunque, riferendomi a quanto affermato nella sua lettera succitata, vorrei precisare che sono sempre stato grato alle Forze dell’Ordine per il lavoro che portano avanti sul territorio e, proprio per questo, mi sento in dovere di spronare ulteriormente l’ amministrazione comunale a mettere in campo ancora più attenzione e collaborazione di quanto fino ad ora fatto; chiedo inoltre di dare la possibilità all’ Assessore Pensa di esprimere al meglio la sua grande esperienza nel campo della criminalità, esperienza maturata nei diversi incarichi ricoperti nella sua lunga carriera.
Caro Signor Sindaco, tutti noi siamo abbastanza adulti da sapere di non poter vivere in un’“isola felice”, ma possiamo comunque pretendere di non dover essere preoccupati ogni qualvolta che siamo costretti ad uscire di casa, soprattutto se si abita in zone periferiche, che sono, come lei ben sa, quelle a più alta densità abitativa e che hanno, quindi, bisogno di maggiore attenzione.
Per quanto riguarda il suo suggerimento di intervenire presso il Governo, credo che questo spetti agli amministratori ed alle istituzioni: il mio ruolo, infatti, è quello di fare da pungolo nei confronti dell’amministrazione cittadina, affinchè ponga una sempre maggiore attenzione ai reali fabbisogni dei cittadini e quindi di noi stessi.
Sergio Tadi – Capogruppo PDL al consiglio comunale
Lodinotizie in
collaborazione con: