By Published On: 22 Febbraio 2019Categories: Lettere

Lettere – Lodi. Nelle scuole menù con prodotti Km0: gradimento dell’86%

Nelle scuole di Lodi i menù per gli studenti sono fatti con prodotti a chilometro zero e riscuotono un gradimento pari all’86%

Le mense devono essere un’opportunità non solo per soddisfare un fabbisogno di benessere nutrizionale, ma anche per creare una nuova economia sul territorio con vantaggi per tutta la comunità. 

A Lodi i legumi ed il farro bio provengono da un’azienda di Villanova del Sillaro, la mozzarella, il primo sale e lo stracchino bio da Comazzo, il grana lodigiano e raspadura da un caseificio di Orio Litta, il prosciutto cotto da un salumificio di Graffignana, il budino bio, da un’azienda di Ripalta Cremasca. 

La scelta di proporre prodotti a Km 0 far sì che i soldi spesi dal Comune e dalle famiglie rimangano in parte nel territorio, contribuendo così a sostenere l’agricoltura e la filiera alimentare locale. 

Una scelta questa a mio avviso doppiamente positiva in quanto da un lato si punta ad educare chi è in tenera età a riconoscere la bontà ed il valore del cibo sano tradizionale; dall’altro si aiuta l’economia del territorio lodigiano. 

Recentemente è stato anche proposto un menù tipico lombardo: polenta e bruscitt, cavolo cappuccio in insalata e torta paradiso.

Da uno studio di Coldiretti su base nazionale, fatto ad inizio anno scolastico, si evince che più di un italiano su quattro ritiene scarsa la qualità del cibo offerto nelle mense scolastiche. A Lodi non è così, il dato cittadino infatti riporta un gradimento di soddisfazione molto buono, pari all’ 86%.

Eleonora Ferri – Consigliere Comunale Lega – Comune di Lodi

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