Lettere al Direttore – MGP Ludesan: Tesoreria Unica, a farne le spese saranno gli enti virtuosi
Da più di venti anni ormai la Lega Nord si batte per far si che nel paese il modello centralista romanocentrico possa finalmente cedere il passo ad un sistema ben più dinamico, moderno ed efficiente di gestione della cosiddetta “cosa pubblica”: il federalismo, criterio di responsabilizzazione e di valorizzazione per gli amministratori capaci ed onesti e, cosa ancor più importante, vera fonte di equità e giustizia territoriale. Il cammino verso la conquista dello stato federale è da sempre faticoso ed irto di ostacoli, disseminati ad arte dai politicanti romani che sfacciatamente seduti sulle loro comode poltrone capitoline sanno bene di non potersi permettere la fuga della “gallina dalle uova d’oro”.
Mediante il Decreto Legge dello scorso 24 gennaio il governo dei banchieri e dei burocrati, presieduto dal Commissario europeo Mario Monti ha inferto, nel silenzio assordante dell’opinione pubblica, un altro duro colpo al progetto federale. Tale decreto infatti interviene sulla gestione delle tesorerie di Regioni ed Enti Locali, sospendendo l’efficace modello vigente e riportando alla luce le obsolete norme in vigore negli anni ’80, stabilendo il ripristino della Tesoreria Unica. La norma prevede che le tesorerie degli Enti Locali debbano obbligatoriamente versare le proprie disponibilità liquide presso la tesoreria statale, mediante un versamento che dovrà avvenire per il 50% entro il 29 febbraio 2012 e per la restante quota entro il 16 aprile 2012. Ovviamente, cosa piuttosto palese, saranno, ancora una volta, gli Enti virtuosi, ossia quelli che sono stati capaci di gestire al meglio le proprie risorse, i soggetti che soffriranno maggiormente le conseguenze nefaste di questo sciagurato provvedimento.
Per un rapido collocamento geografico della stragrande maggioranza di tali Enti è sufficiente dedicarsi ad una rapida ricerca che verta sui comuni in dissesto finanziario per rendersi conto di come il 55% di questi sia localizzato tra Campania e Calabria, chiaro segnale del fatto che la virtuosità stia altrove. Con il ritorno al vecchio sistema gli Enti Locali non avranno più la disponibilità diretta delle proprie risorse e dunque il tesoriere di ciascun Ente si trasformerà nel fattorino dello stato-padrone. La privazione dell’autonomia gestionale delle proprie risorse si ripercuote sugli Enti sottoforma di minori entrate derivanti dai minori interessi attivi che le somme, depositate presso il sistema bancario, riuscivano a produrre grazie ai tassi vantaggiosi che si sono riusciti spesso ad ottenere in seguito ad oculate procedure di gara per l’affidamento del servizio tesoreria, spesso di gran lunga superiori al tasso dell’1% previsto per il conto fruttifero aperto presso la Banca d’Italia per ciascun Ente. Anche il mondo delle imprese, quotidianamente alle prese con i ritardi dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, esprime le proprie forti perplessità circa l’allontanamento geografico delle tesorerie, in termini di velocità dei pagamenti.
Come se tutto ciò non bastasse il provvedimento si presenta come palesemente anticostituzionale in quanto lede l’autonomia finanziaria riconosciuta agli Enti Locali e con essa il principio di sussidiarietà, il tutto con ovvie ripercussioni negative sull’erogazione dei servizi locali prestati ai cittadini. La scelta di distribuzione delle risorse verrà dunque assunta dallo Stato senza una reale partecipazione delle autonomie che non potranno più agire in modo adeguato al fine di far fronte ai propri compiti istituzionali. In virtù di tutto questo il Movimento Giovani Padani Ludesan, in perfetta sintonia con la Segreteria provinciale della Lega Nord, esprime la propria ferma contrarietà al trasferimento delle disponibilità liquide dei comuni del territorio lodigiano alla tesoreria unica statale. Al fine di rendere il più incisiva possibile la propria azione il Movimento s’impegna, insieme ai consiglieri comunali della Lega Nord ed alla Segreteria provinciale, a presentare su tutto il territorio mozioni urgenti, riguardanti tale tema, al maggior numero possibile di Consigli Comunali. Ci auguriamo fortemente che la volontà dei vari Consigli sia quella di dare l’opportuno risalto a tale iniziativa, fiduciosi del fatto che la ferrea volontà degli amministratori lodigiani non sia quella di cedere il frutto del proprio buon governo alla soffocante morsa della macchina statale.
Movimento Giovani Padani Ludesan
Lodinotizie in
collaborazione con: