By Published On: 9 Giugno 2011Categories: Lettere

Lettere al Direttore – Consumo di suolo, PD: “Ma in Provincia hanno letto lo studio?”

“Sorge il dubbio che in Provincia non abbiano neppure esaminato lo studio sulle migliori pratiche per limitare l’impermeabilizzazione dei suoli o mitigare i suoi effetti in Europa (Overview of best pratices for limiting soil sealing or mitigating its effects in EU-27), così Mauro Soldati (in foto), Segretario Provinciale PD, in merito ai commenti espressi dal Presidente della Provincia Foroni e dall’Assessore Capezzera, che nei giorni scorsi avevano accusato il centrosinistra di cementificazione del territorio.

“Nel Lodigiano – prosegue Soldati – disponiamo comunque di dati di dettaglio più aggiornati e ancor più precisi di quelli rilevati nello studio in questione, grazie proprio al lavoro svolto dalla precedente amministrazione provinciale ed alla sua partecipazione, come soggetto fondatore, all’Osservatorio sul Consumo di Suolo, guarda caso una delle “best practices” segnalati nel rapporto, cosa che Foroni si è dimenticato di citare. Ma cosa dicono i dati? Nel 2000, la superficie urbanizzata in Provincia di Lodi era pari all’8,13 per cento del territorio (63.669.584 metri quadrati su 782.913.938); da allora al 2009 (quelli che nella tesi di Foroni sarebbero stati gli anni del “sacco del territorio” propiziato dal centrosinistra) gli strumenti urbanistici del Comuni (certo non tutti amministrati dal centrosinistra!) hanno previsto aree di espansione per 22.827.272 metri quadrati, pari al 35,85 per cento della superficie già urbanizzata ed al 2,92 per cento del territorio provinciale: peccato che quasi la metà di queste espansioni (10.200.000 metri quadrati) non riguardassero insediamenti residenziali, produttivi o commerciali, ma infrastrutture e opere frutto di scelte sovracomunali (cosiddette “esogene”), tra le quali, per esempio, la linea ferroviaria ad alta velocità. Depurato da questo dato, il consumo di suolo programmato dai Comuni è stato pari solo allo 0,20 per cento annuo. E questo sarebbe il sacco del territorio?”

Dal PD fanno inoltre sapere che non tutto quanto è stato programmato è stato poi effettivamente realizzato (a parte le opere infrastrutturali, che invece hanno visto la luce), per cui in 9 anni dei quasi 13 milioni di metri quadrati previsti ne sono stati utilizzati poco più di 6 milioni, pari allo 0,80 per cento del territorio provinciale (in quasi un decennio, in una delle aree a maggior crescita demografica dell’intero Paese!).

Per Felissari, capogruppo Pd in Provincia di Lodi, “Basta parole, parlino gli atti, la variante al Ptcp adottata dal centrosinistra è da oltre due anni inspiegabilmente tenuta in un cassetto dall’amministrazione Foroni, si prevedeva una riduzione del 36 per cento delle espansioni programmate in precedenza, con un taglio secco di oltre 2 milioni di metri quadrati! Quella variante portava inoltre con sé il patto, siglato all’unanimità da tutti i 61 Comuni, per la limitazione del consumo di suolo ad un massimo dell’1 per cento della superficie provinciale per i successivi 5 anni!
Stiamo assistendo ad un’inerzia incomprensibile, tant’è che questo modo di operare, anche in virtù della Legge Regionale 12 del 2005, i princvipi più si rkitarda più c’è un libera tutti anarchia e spontaneismo
A questo punto sarà interessante verificare le decisioni della Provincia e le risposte che darà ai Comuni quando finalmente si deciderà a portare in aula la variante al Ptcp”.

“Ormai è chiaro – conclude Soldati – il giochetto di questa maggioranza: continuare ad attaccare il centrosinistra per giustificare quel che vogliono far passare. In barba ai proclami, con un atteggiamento estremamente ambiguo, si ipotizza in variante agli strumenti urbanistici la possibile trasformazione di decine di migliaia di metri quadrati di suolo agricolo per un maxi insediamento di logistica a Vittadone, su cui giace in Provincia una richiesta del Sindaco del Comune di Casalpusterlengo, oppure regna la confusione, come nel caso dell’ampliamento di un impianto per trattamento di rifiuti a Borgo San Giovanni, avvenuta senza concertazione con i Comuni confinanti.

Ufficio Stampa Federazione PD

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