Strutture scolastiche. Tadi: «I dati di Legambiente suscitano fastidi»
Egregio Direttore,
desidero, attraverso il suo giornale, informare i nostri concittadini di quanto avvenuto nel corso del Consiglio Comunale del 3 Marzo scorso.
Nello spazio dedicato alle comunicazioni, chiedo, come da prassi, al Presidente del Consiglio di poter intervenire e, dopo aver risposto alla sua domanda sull’argomento del mio intervento e cioè sull’“Ecosistema scuola 2011: rapporto di Legambiente sulla qualità dell’ edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi”, vengo autorizzato a procedere.
A questo punto, però, cominciano i problemi, non solo per il sottoscritto in qualità di relatore, ma anche per il Presidente del Consiglio stesso, ripreso dal Sindaco e da altri componenti dell’Amministrazione Comunale, sull’opportunità di avermi concesso la parola.
Definendo il mio intervento non pertinente al Regolamento del Consiglio Comunale (per fortuna in fase di modifica!!), si è potuto assistere ad una assoluta mancanza di rispetto nei confronti di una figura istituzionale che, rispecchiando l’ espressione dell’ intero consiglio comunale, viene colpevolizzato per aver svolto la sua funzione in modo assolutamente corretto.
Ritornando al tema del mio intervento, ho capito che il riportare i dati dello studio di Legambiente, ha suscitato un notevole fastidio a qualche rappresentante dell’ Amministrazione di sinistra, fastidio camuffato dalla “non coerenza” dell’intervento con quanto recita il Regolamento del Consiglio Comunale, che riporto integralmente: “Art. 48/6. Il Presidente può autorizzare, preventivamente informato, singoli consiglieri comunali ad effettuare comunicazioni di particolare urgenze e rilevanza senza che su di esse si apra dibattito.”
La classifica di Legambiente non è, quindi, così positiva come si vuole far credere; infatti, nonostante i grandi proclami di investimenti e la grande attenzione che l’amministrazione sottolinea ogni qual volta che si parla di edilizia scolastica, per le scuole di competenza del Comune di Lodi, il risultato lascia perplessi.
Spulciando tra dati e classifiche, si nota la mediocrità delle strutture lodigiane per quanto riguarda la qualità dell’edilizia scolastica, che si attesta solamente al 42° posto. Passando, poi, alla Tabella A, inerente al maggior investimento in servizi e pratiche ecocompatibili , ci troviamo al 45° posto.
Inoltre, un dato che dovrebbe far riflettere i diretti responsabili è la Tabella B, che riguarda “La Graduatoria del Rischio”, dove vengono esaminati i comuni dove le scuole hanno la qualità dell’ edilizia scolastica più BASSO. Qui, guarda caso, ci troviamo nelle posizioni più ALTE assieme ai Comuni che hanno le scuole con più problemi: quest’anno siamo al 41esino posto.
In un anno, quindi, abbiamo scalato la classifica dei RISCHI in negativo di ben 30 posizioni! E pensare che queste classifiche sono state redatte da Legambiente. Dopo questo mio ultimo intervento in Consiglio Comunale, da me considerato come “comunicazione di fondamentale importanza”, probabilmente sarà difficile riuscire ancora ad utilizzare questo strumento di comunicazione, questo per cercare di evitare ulteriori fastidi al quieto vivere dei nostri amministratori!
Sergio Tadi – capogruppo Pdl al Consiglio Comunale di Lodi
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