Di Pubblicato il: 7 Luglio 2025Categorie: Fake News

Si scioglie il Belfagor per il caldo: video di un passante fa il giro del web

Il "Belfagor" collassato per il troppo caldo, non ha più "resistito"


“Sembrava un gelato al sole”, commentano sui social. Ma a cedere è stato il monumento più resistente di Lodi.

Lodi – Una giornata storica, nel senso più assurdo del termine. Lunedì pomeriggio, in piena ondata di calore, il celebre “Belfagor” – nome con cui i lodigiani chiamano da decenni il Monumento alla Resistenza – si è letteralmente piegato su sé stesso, accasciandosi lentamente con un sinistro scricchiolio tra lo sconcerto dei presenti.

A testimoniare la scena, un video girato da un passante in piazzale delle Medaglie d’Oro, diventato virale in poche ore. Nelle immagini si vede la figura in rame del monumento cedere sotto l’effetto del caldo, inclinarsi come in un inchino doloroso e infine collassare sul basamento, tra piccioni in fuga e grida strozzate: “No raga, si è sciolto anche il Belfagor!”, altri si domandano se sia il primo caso di monumento “fuso per protesta”.

Il monumento che resisteva… finché ha potuto

Realizzato nel 1967 dallo scultore Gianni Vigorelli, il Monumento alla Resistenza è dedicato ai caduti della lotta partigiana e alla rinascita del dopoguerra. Negli anni, l’aspetto severo della statua e la sua posa drammatica le hanno valso il soprannome di “Belfagor”, omaggio un po’ sarcastico al noto spettro televisivo degli anni ‘60. E come ogni leggenda urbana che si rispetti, il Belfagor ha diviso i lodigiani tra chi lo ama e chi – in segreto – ha sempre temuto che prima o poi… si muovesse.

Nessuno, però, si aspettava che il suo primo gesto sarebbe stato un cedimento per afa. In molti propongono già un restauro con “materiali più estivi”: ghiaccio secco, sabbia da spiaggia, o direttamente un enorme cono gelato. Qualcuno suggerisce di sostituirlo temporaneamente con una fontana, o meglio ancora con un ventilatore industriale.

Lodi non si scompone. Lo spirito della città – e dei suoi monumenti – è resistente per definizione. Il Belfagor, sciolto o no, rimane nel cuore dei lodigiani. Magari accasciato, un po’ piegato, ma sempre vigile. Perché anche un monumento, ogni tanto, ha bisogno di stendersi all’ombra.

Nota: In attesa di conferme ufficiali, consigliamo di non tentare di raddrizzare il monumento con le mani. Potrebbe prenderla… sul personale.

> Questa è una fake news, inventata di sana pianta e scritta con un unico obiettivo: farvi sorridere.