By Published On: 4 Marzo 2011Categories: Cultura e Sport

Un’opera del museo di Lodi alla grande mostra di Torino

Tra le 350 opere della mostra La bella Italia. Arte e identità delle città capitali che il 17 marzo verrà inaugurata presso la Reggia di Venaria Reale a Torino e resterà aperta sino all’11 settembre, nell’ambito delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia, ce n’è anche una che proviene dal Museo Civico di Lodi. Si tratta di La corte di Lodovico il Moro, olio su tela realizzato da Giuseppe Diotti nel 1823, che i lodigiani hanno potuto ammirare per lungo tempo all’interno della Sala Civica San Paolo di via Fanfulla, sino alla rimozione avvenuta circa un anno fa per consentire i lavori di riqualificazione della Biblioteca Laudense. Il quadro (di 102 per 150 centimetri, con una cornice originale del XIX secolo in legno modanato e dorato, delle dimensioni di 134 per 182 centimetri) fu donato al Museo Civico dai conti Cavazzi della Somaglia, insieme all’opera di Pelagio Palagi Gian Galeazzo Maria Sforza duca di Milano presso agli estremi del viver suo nel castello di Pavia visitato dal re Carlo VIII di Francia che gli raccomandò la moglie e il figlio. L’opera, che si inquadra nello stile del romanticismo storico, venne esposta a Brera nel 1846, anno della morte dell’autore, avvenuta a Bergamo (mentre la nascita, nel 1779, fu a Casal Maggiore). Nella mostra torinese, il quadro del Diotti farà parte della sezione Milano e la Lombardia dagli Sforza all’Unità, tra industria artistica, devozione e modernità, una delle 9 in cui sarà articolata l’esposizione ospitata negli spazi della Citroniera e della Scuderia Grande della reggia realizzata tra il 1722 ed il 1729 su progetto di Filippo Juvarra; complessivamente, la mostra si svilupperà su una superficie di 5.000 metri quadrati, con allestimento curato dal regista e scenografo Luca Ronconi. L’assunto della mostra è riproporre l’immagine delle diverse “Italie”, delle culture, delle tradizioni e delle peculiarità che, prima del 1861, hanno attraversato lo Stivale. L’intenzione è dunque quella di allestire un’esposizione che dovrà rappresentare le diversità, ma anche far emergere i tratti comuni, le strutture portanti di quella che è poi diventata l’Italia Unita. La mostra illustrerà le ricchezze dei centri urbani dell’Italia preunitaria: le future capitali Torino, Firenze e Roma, con Milano, Genova, Venezia, Bologna, Napoli e Palermo. Per ognuna delle nove città identificate saranno presentate le opere che ne hanno caratterizzato i periodi più importanti, durante i quali il loro apporto ideale, politico e artistico è stato determinante per la creazione dell’idea di “Italia”. Un filo che accomuna le nove sezioni della mostra sarà la veduta della città stessa, cioè l’immagine restituita dallo sguardo degli artisti locali e stranieri. L’iniziativa si inserisce nel contesto di “Esperienza Italia”, il grande evento che nel 2011 festeggerà a Torino, in Piemonte e in tutta Italia i 150 anni dell’Unità, promosso in collaborazione con il Comitato interministeriale per le celebrazioni ed il Comitato dei Garanti presieduto dal Presidente Emerito Carlo Azeglio Ciampi. Il comitato curatoriale della mostra è coordinato da Antonio Paolucci (già soprintendente a Venezia, Verona, Mantova e Firenze e ministro per i Beni Culturali, attualmente direttore dei Musei Vaticani. La sezione dedicata a Milano (di cui farà parte l’opera proveniente da Lodi) è stata curata da Pietro Marani, ordinario di storia dell’arte moderna al Politecnico.

Lodinotizie in
collaborazione con: