By Published On: 30 Dicembre 2011Categories: Cultura e Sport

Speciale Lodinotizie • L’AMATORI E IL SUO “STORICO” TALENTO • (Versione poster scaricabile)

L’Amatori ed il suo “storico” talento – Paragone divertente tra i giallorossi che fanno sognare oggi ed i grandi giocatori che hanno segnato l’hockey italiano. Nel segno di un cambio generazionale.  – Scarica QUI la versione poster in Pdf con la grafica esclusiva

Arriva la fine di questo bellissimo 2011 e dopo questi ultimi tre mesi, vissuti a suon di vittorie e record, con  gare di livello assoluto e prestazioni formidabili, abbiamo la sensazione che l’Amatori di Marzella stia cambiando le gerarchie dell’hockey italiano, fornendo protagonisti nuovi e volti inediti al grande pubblico e pensiamo in primis a Platero e Festa. Questo Amatori Lodi è ricco di talento, che Marzella sta affinando, come il miglior enologo fa con i vini pregiati. Elaborando ed impreziosendo il frutto del proprio lavoro, accostandolo ai migliori Champagne, Barolo, Gattinara o Sassicaia. Vini ricchi, che vanno gustati e che donano piacere al solo sentirli rievocare.

Così, per gioco, ma soprattutto per passione, abbiamo accostato ad ogni giocatore giallorosso un campione del passato, che per movenze, particolari o semplicemente per il ruolo, possono essere affiancati. Questo è un gioco, ma vuol esser anche un augurio per una crescita ancor maggiore e il raggiungimento di grandi risultati, esattamente come li hanno ottenuti i personaggi che abbiamo scomodato.

LOSI e CUPISTI

Alessandro Cupisti e Alberto Losi

ALBERTO LOSI – ALESSANDRO CUPISTI • Siamo sinceri, Albertino e il Cupi hanno lo stesso ruolo, ma tecnicamente non lo stesso stile. Sono cambiati i tempi, Cupisti parava “di posizione”, mentre Losi è più tecnico, ma allo stesso tempo composto, freddo e caratterialmente mai polemico e fuori dalle righe. Girando per le piste del mondo non si è mai sentita una critica nei confronti di Cupisti, ricordato ancor oggi in Spagna come un vero “muro”, soprattutto a La Coruna, dove nel 1988 strappò, insieme a Marzella, il Mondiale alla Spagna, vincendo il secondo alloro consecutivo. Albertino finora ha vinto la Coppa Italia e per due volte consecutive il premio come miglior portiere della serie A1, titolo meritato per la serietà e la classe di un campione sia dentro che fuori la pista ed è in piena corsa per il terzo successo consecutivo. Roba da grandi portieri.

Montiguel-Rubio

Mario Valentin Rubio e Ferdinando Montigel

FERNANDO MONTIGEL – MARIO VALENTIN RUBIO • Grinta e potenza, classe e tanto, tanto “corazon”. Entrambi difensori precisi nell’anticipo, perfetti nelle marcature ad uomo, ma con la licenza di saper attaccare. Rubio fu grande protagonista dell’Argentina che vinse il mondiale a Novara nel 1984, dopo aver contribuito alla vittoria del titolo del ‘78 e all’ascesa del Liceo la Coruna. Quella squadra, con Rubio in cabina di regia insieme mostri sacri come Alabart e Daniel Martinazzo, si impose anche in Europa, conquistando uno storico bis in Coppa dei Campioni nel 1987-1988. Mario Rubio arrivo a Lodi nel 1989, giocò e ad alleno sia l’Amatori Lodi che l’Hockey Club Lodi, per poi chiudere, dopo una parentesi vincente con il Roller Monza, allo Sporting ’93. Rubio cambiò definitivamente la vecchia concezione di gioco a zona, con la moderna applicazione della marcatura ad uomo. Oggi, probabilmente, Montigel è il più forte difensore presente nel campionato italiano, come abbiamo potuto ammirare non solo in questi ultimi tre mesi, ma nel biennio appena concluso. E non è un caso se l’unica sconfitta giallorossa è maturata con Nando dolorante…

Mauro Cinquini e Marco Motaran

Mauro Cinquini e Marco Motaran

MARCO MOTARAN – MAURO CINQUINI • Forse non è il paragone più adatto per Motaran, ma di certo hanno tanto in comune. Cinquini esplose a Monza, sponda Roller, prima di vivere una lunga avventura in giallorosso. Difensore roccioso, dotato di grande coraggio, ma anche autore di diverse reti di importanza colossale, anche se, è giusto dirlo, a Marco manca il tiro secco che contraddistingueva l’attuale allenatore del Sarzana. Che ebbe poco spazio in Nazionale, per la presenza soggetti di caratura come Crudeli, Colamaria, Rigo ed Enrico Mariotti, ma in carriera riuscì a togliersi diverse soddisfazioni. Esattamente come sta facendo Motaran, che a Lodi sta trovando la propria maturazione e la consacrazione ad alto livello, esattamente come avvenne per Cinquini, quando lasciò il Forte dei marmi per approdare al Roller Monza di Aguero.

Platero-Girardelli

Franco Girardelli e Matias Platero

MATIAS PLATERO-FRANCO GIRARDELLI • Due cervelli nati per giocare ad hockey. Ragionare, imporre ritmo e schemi, saper “portare pallina”, ma anche segnare. Queste sono le caratteristiche che accomunano i due giocatori, che interpretano alla perfezione ruolo di centro. Franco “Cirio” Girardelli è stato l’innovatore del ruolo di “centro” in chiave moderna, anche se ha iniziato la carriera in un hockey diverso da quello attuale. E ha vissuto generazioni diverse, segnando quattro epoche storiche: a Breganze, nel 1976, dove è stato protagonista di uno storico scudetto. Poi a Vercelli, nel 1983, scucendo dal petto il tricolore proprio all’Amatori. Poi a Bassano, nell’86 ed infine, forse la pagina che è più facile ricordare, la parentesi al Roller Monza, dove insieme a Cupisti, Aguero Josè Paez e Cinquini ha scritto pagine splendide del nostro hockey. Platero è stato faro di questo Amatori, esattamente come lo era Girardelli per le sue squadre. Matias è stato il pupillo di Figueroa e dello stesso “Nero” Paez, tanto da guadagnarsi minuti preziosi nella vittoria del Reus nell’Eurolega 2009. E vincere da protagonista un Eurolega a soli 19 anni non è cosa da poco. Lodi ci ha messo un po’ ad amarlo, anche per il suo carattere schivo e tranquillo. Ma adesso lo adora.

Cairo-Antezza

Gabriel Cairo e Valerio Antezza

VALERIO ANTEZZA – GABRIEL CAIRO • Gaby Cairo è stato uno dei giocatori più vincenti e completi che si siano visti sulle piste italiane ed europee. Arrivò a Seregno nel 1988, all’inizio di una fulgida carriera: con l’Argentina vinse due campionati del mondo, 5 Coppe dei Campioni con il Barcellona, oltre ad 8 Liga spagnole. Numeri allucinanti, che posso esser vantati da chi ha giocato in super squadre. Antezza invece ha fatto tantissima gavetta: Matera, Salerno, Prato, uno scudetto miracoloso, al limite dell’impossibile a Bassano, battendo i Galcticos del Follonica. Ora la consacrazione a Lodi, quando forse è giunta l’ora della vera maturità. E se considerate la maturità il titolo di Bassano, la maglia giallorossa è la piena riconferma ad altissimo livello, per un giocatore, che esattamente come Gaby Cairo, corre, imposta, ha carattere e  segna reti a valanga. Una vera chicca per chi li ha avuti in squadra.

Cairo-Festa

Pablo Cairo e Sergio Festa

SERGIO FESTA – PABLO CAIRO • Due bomber. Due attaccanti di razza che hanno nel sangue il gusto del gol. Un po’ innamorati della pallina, sempre alla ricerca della giocata sopraffina, del gol d’autore, tanto che Festa, con un movimento tutto suo, sta coniando il suo marchio nel “gol alla Festa”, con quel gancio inarrestabile dall’angolo. Pablo Cairo, che arrivò in Italia nel 1985, a Pordenone, esplose definitivamente a Novara, vincendo scudetti a man bassa, compreso un titolo storico a Seregno. Gabriel e Pablo Cairo erano fratelli di sangue, un po’ come lo sono Festa e Antezza, per le loro origini materane, di cui ne vanno immensamente orgogliosi.

Belli-Romero

Aldo Belli e Ariel Romero

ARIEL ROMERO – ALDO BELLI • Fu proprio Aldinho a portare Romero in Italia, nell’allora ASH Lodi. E da allora Romero è diventato lodigiano nel sangue, proprio come Aldinho, che mai ha lsciato la sua Città. E in fase tecnica c’è molto che accomuna il giocatore lodigiano più prolifico di sempre (Belli, oltre 1.200 gol in giallorosso) al Principito, che sta inseguendo la rete numero 150 in giallorosso. Tanta tecnica e tanta velocità, numeri che sono in possesso solamente chi sa trattare la pallina con classe e magia come lo era Aldo e Ariel, di cui è un indiscusso discepolo.

Gigio Bresciani

Gigio Bresciani

GIGIO BRESCIANI • Un grande. Tra i giallorossi è l’unico che ha vinto un Campionato del Mondo, a Wuppertal, nel 1997. E già questo gli vale l’esser d’esempio per tutti. Giocatore da sempre corretto, intelligente e votato al sacrificio, ormai è entrato in quella fase di carriera dove fa benissimo tutto ciò che gli viene chiesto. E il suo ruolo è molto difficile, perché in quei pochi minuti in cui viene chiamato in causa deve dare il 100%, perché da un giocatore della sua esperienza ci si aspetta tanta qualità. E allora lui si prende la briga di metter la firma realizzando il gol vittoria, di un successo storico, come la finale della Coppa Italia 2011. Gigio è così, anima giallorossa e cuore da Campione.

Servizio a cura di PAOLO VIRDI © Lodinotizie

Foto G. Cairo e P. Cairo dal sito officiale gabycairo.com – Foto Girardelli Cupisti Cinquini dal libro “Roller Monza campioni! Un sogno lungo nove anni” – Foto Belli e Rubio da collezioni private – Foto Attuali di Paolo Sartorio © – Grafica poster di Stefano Massaro

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