By Published On: 16 Aprile 2011Categories: Cultura e Sport

La prestigiosa ‘Rosa Camuna’ assegnata a Marialuisa Pisati, ceramista DOC

Un prestigioso premio regionale per onorare la ceramica lodigiana e il lavoro di una donna che da oltre vent’anni la crea e la tutela. Il Pirellone ha deciso di assegnare alla ceramista Marialuisa Pisati, socia della ditta Ceramica Artistica Lodigiana “Vecchia Lodi” e figlia del titolare, il premio Rosa Camuna. È il governatore Roberto Formigoni a spiegare il significato del riconoscimento: “Il premio è un insieme di storie straordinarie di donne che si sono dedicate al lavoro, alla famiglia, all’assistenza e a cause nobili. Le donne che premiamo quest’anno, così come negli anni passati, sono il simbolo di tantissime altre donne che hanno preso sul serio la vita”.

Marialuisa Pisati da oltre vent’anni si occupa della decorazione nella “Vecchia Lodi” e ha ideato il progetto “Ceramisti si cresce”, rivolto alle scuole primarie della provincia di Lodi, per sensibilizzare, avvicinare ed educare al mondo dell’artigianato artistico le future generazioni e per tutelare e rilanciare il patrimonio artistico lodigiano.

Ringrazio l’Unione Artigiani per la segnalazione alla Regione Lombardia, sostenuta anche da Monica Guarischi, Consigliere delegato alle Pari Opportunità della Regione Lombardia, che ha promosso questa mia candidatura – commenta Marialuisa Pisati. Vorrei ovviamente aggiungere un grazie, sentito e dovuto, a mio padre Angelo Pisati che ha coltivato e fatto crescere in me la passione per questa attività artistica, malgrado inizialmente avessi altre aspirazioni. L’amore per questa professione creativa che è riuscito a trasmettermi si traduce, ora, nella passione quotidiana per il mio lavoro.”

Progetti come quello ideato da Marialuisa Pisati per le scuole, che vedono un coinvolgimento concreto e diretto del mondo artigiano nell’attività didattica, sono di grande valore, perché sensibilizzano i giovani alla cultura tecnica e artistica fin dalla scuola elementare. E lo fanno con continuità.

Senza dimenticare un aspetto decisamente rilevante, come ricorda Mauro Sangalli, segretario dell’Unione: “La modalità del progetto, incentrata sull’attività di laboratorio, permette – dato tutt’altro che trascurabile! – di sviluppare la personalità dei bambini, promuovendone le capacità intellettive, affettive, creative e sociali. E poiché da sempre l’artigiano si propone di trasmettere le proprie conoscenze ai giovani apprendisti, ma mai si era spinto fino alle porte della scuola, ci piacerebbe che questo progetto fosse accolto da un numero ancora più significativo  di istituti primari rispetto a quello attuale. E, in particolare, da quelli di Lodi.

Conclude Mauro Sangalli: “Non possiamo che essere orgogliosi, come associazione artigiana, di questo ulteriore, importante riconoscimento che premia l’attività artistica locale e, francamente, ne abbiamo un gran bisogno per valorizzare e rilanciare l’intera nostra economia. Ma c’è un altro aspetto che mi preme sottolineare:  si è voluto premiare anche l’impegno, l’orgoglio di una giovane donna che ha imparato ad amare il ‘mestiere’ del padre e ne ha seguito le orme per impedire che una tradizione storicamente apprezzata e riconosciuta rischiasse di scomparire, togliendo un bene prezioso al territorio e non solo.

Ecco perché mi sento di ribadire in questa occasione che le istituzioni devono fare quadrato attorno a questi ‘valori’, proteggerli, tutelarli e valorizzarli con ogni mezzo perché testimoniano la storia del Lodigiano e ne rappresentano l’eccellenza. E’ il caso della ceramica DOC, purtroppo a rischio di estinzione. E sarebbe una perdita irreparabile…”

Un messaggio forte, quello del Segretario che, ancora una volta, focalizza l’attenzione dell’Unione non solo sui mestieri in quanto tali, ma verso i giovani che, coraggiosamente e con determinazione cercano di impararli, custodirli, portarli avanti a dispetto delle oggettive difficoltà quotidiane.

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