Maxi frode da 2 milioni: tra gli indagati un 43enne del Lodigiano

Una maxi evasione fiscale da oltre un milione di euro è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Fiorenzuola. Al centro dell’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Antonio Colonna, c’è una cooperativa che aveva impiegato 135 lavoratori nei poli logistici del Milanese, senza però versare un solo contributo.
Tre le persone finite nei guai: un 51enne di Salerno residente a Piacenza, amministratore della società, un 56enne milanese considerato prestanome e un 43enne originario del Lodigiano, residente in provincia di Piacenza, che ricopriva il ruolo di liquidatore. Proprio quest’ultimo è stato raggiunto dall’obbligo di firma, mentre per gli altri due sono scattati gli arresti domiciliari.
Secondo gli investigatori, la cooperativa “MM Soluzioni”, nata nel 2014 e già messa in liquidazione due anni dopo, era in realtà un “sacco vuoto” creato per ingannare il fisco. L’evasione contestata ammonta a oltre 1,3 milioni di euro di redditi non dichiarati, mentre i crediti fittizi usati in compensazione superano i 970mila euro. Una manovra che ha danneggiato non solo lo Stato, ma anche i lavoratori stessi, rimasti privi dei contributi previdenziali per due anni.
L’indagine è partita da una dichiarazione dei redditi mai presentata nel 2015. I finanzieri, una volta arrivati nella sede della società a Besenzone, nell’abitazione del liquidatore lodigiano, hanno trovato la documentazione completamente distrutta. Con un lavoro meticoloso sono riusciti a ricostruire i codici e le voci inventate utilizzate per coprire l’evasione.
A garanzia delle somme sottratte, le Fiamme gialle hanno sequestrato quattro immobili e quattro auto per un valore complessivo di oltre due milioni di euro.