Truffe online: un convegno a Palazzo Pirelli fa il punto

Milano, 30 giugno 2025 – Il rischio di truffe digitali cresce in modo significativo, soprattutto con l’aumento dell’uso di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale. Nel 2024 in Italia sono stati registrati oltre 18.700 casi di truffe online, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente. In Lombardia, circa 2,1 milioni di persone (il 21% della popolazione) sono state vittime, con perdite economiche superiori ai 47 milioni di euro.
Il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani ha sottolineato la necessità di un approccio integrato tra istituzioni, banche e autorità per contrastare questo fenomeno, che coinvolge soprattutto persone anziane e vulnerabili. Romani ha insistito sull’importanza dell’informazione e della cultura digitale come prima linea di difesa contro le truffe.
Cesare Gariboldi, Presidente del Corecom Lombardia, ha evidenziato come la normativa esistente, compreso un nuovo filtro anti-spoofing dell’Agcom, debba essere accompagnata da una maggiore consapevolezza degli utenti, poiché molti truffatori operano dall’estero, fuori dalla giurisdizione italiana. A livello europeo si auspica una collaborazione più stretta tra autorità.
L’Agcom ha introdotto un piano per bloccare le chiamate fraudolente da call center esteri, con due fasi di attuazione previste per agosto e novembre 2025, volte a contrastare il fenomeno dello “spoofing” che fa apparire numeri italiani sul display telefonico mentre la chiamata proviene dall’estero. La Commissione Trasporti della Camera sta inoltre discutendo una legge per tutelare consumatori e lavoratori del settore.
Il Comitato Consumatori e Utenti Lombardia ha evidenziato le tipologie più comuni di truffe: quelle bancarie colpiscono soprattutto anziani tra i 65 e 70 anni, mentre le truffe da investimento interessano uomini tra i 35 e 55 anni. Le truffe sentimentali e i ricatti coinvolgono soprattutto donne tra i 40 e i 55 anni e minori.
Infine, le Forze dell’Ordine hanno ribadito come le truffe non siano solo reati economici ma abbiano anche pesanti conseguenze sociali ed emotive, soprattutto per gli anziani. Tra i consigli per difendersi ci sono l’educazione digitale, l’uso dell’autenticazione a due fattori, la prudenza nella diffusione dei dati personali e l’attenzione alle email sospette.