By Published On: 28 Luglio 2011Categories: Attualità, Politica

Poca fantasia? No proprio plagio. Di stato.

Che nel nostro Belpaese tanti si spaccino per quello che non sono e che il dilettantismo sia imperante (ovunque) è cosa nota. Certo che se l’esempio viene da chi ci governa… Nulla di strano, siamo già abituati a ben altro, ma – da grafico – vi assicuro che certe cose mi fanno andare in bestia.

Non solo il copiare il lavoro altrui, ma – nel farlo – riuscire in una serie di “vaccate” che se fatte da uno studente di grafica ecco, gli viene consigliato di darsi all’ippica, piuttosto. Allora, commentiamo questo “stupendo” nuovo logo del Ministero dell’Interno: a parte il plagio evidente, cosa c’entra il bagliore inserito tra i due colori? Forse l’illuminazione sopravvenuta mentre si “elaborava” questo splendore di lavoro? Forse significa il “sole e il mare italiano” che fa così tanto luogo comune? Chi può dirlo.

Ancora: il “lettering” (per i non addetti: come le lettere del testo del logo sono posizionate rispetto al simbolo del logo stesso) è non solo, sbagliato (disposizione, tipologia di carattere in funzione del simbolo usato, dimensione), ma è proprio fatto alla (… ecco qui vorrei usare un’espressione forte, ci siamo capiti vero?).

Ora, non mi va nemmeno di sapere cosa sia stato pagato chi ha messo insieme questo insulto alla mia professione. Come non vorrei sapere – ma purtroppo lo so – quanto sia costato il sito www.italia.it: 45 milioni di euro. Ecco, visitate il sito, giusto la home page e poi ripetete tra voi: 45 milioni di euro.

A questo punto, non mi devo più lamentare se – quando faccio un preventivo per un lavoro – scopro che c’è qualcuno che dice di fare lo stesso lavoro a meno di un terzo del mio prezzo. So benissimo che non sarà lo stesso lavoro, ma se chi lo fa lo fa con la stessa “professionalità” di chi ha relizzato questo logo per il Ministero dell’Interno, allora ci meritiamo tutto.

Lodinotizie in
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