Il Wagyu italiano di Lodi conquista il mondo: tre medaglie ad Amsterdam per La Cigolina

Alessandro e Vittorio Gaboardi
(Lodi, 6 ottobre 2025) – Il Wagyu italiano continua a confermarsi tra le eccellenze mondiali. La Cascina La Cigolina, azienda agricola di Castelnuovo Bocca d’Adda, in provincia di Lodi, ha conquistato due medaglie d’oro e una d’argento alla World Steak Challenge di Amsterdam, competizione internazionale che premia le migliori carni del mondo. Con questo risultato, La Cigolina conferma la sua leadership, vincendo la prestigiosa competizione per il terzo anno consecutivo.
Classe 1983, Vittorio Gaboardi, titolare insieme al fratello Alessandro (1989) dell’azienda fondata nel 1929 dal bisnonno Enrico Gaboardi, racconta: «Alla fine abbiamo vinto anche quest’anno. Non una, non due, ma ben tre medaglie: due ori e un argento. Tra un mese saremo in lizza per il riconoscimento più ambito: la migliore carne al mondo in assoluto. Spuntarla sarà improbabile, ma ci proviamo. In ogni caso siamo già felici così».
Le medaglie sono arrivate nelle categorie Rib-eye di Wagyu fullblood (oro), Controfiletto 75% Wagyu e 25% Frisona italiana (oro) e Filetto Wagyu-Frisona, categoria inedita per l’azienda (argento). I fratelli Gaboardi hanno personalmente trasportato i tagli di carne ad Amsterdam, dove novanta giudici hanno valutato ogni pezzo da crudo e cotto, secondo criteri rigorosi di aspetto, tenerezza, marezzatura, aroma e sapore.
Fondata nel 1929 dal bisnonno Enrico, La Cigolina nasce come azienda lattiero-casearia e passa di generazione in generazione. Dopo il nonno Vittorio e la nonna Caterina, oggi l’azienda è guidata dai fratelli Gaboardi, con il supporto del padre Franco. La combinazione di competenze complementari – creative e tecniche di Vittorio e economiche di Alessandro – ha permesso di modernizzare l’azienda mantenendo il legame con la tradizione.
L’azienda gestisce circa 590 capi, tra Wagyu e Frisona da latte, con pascoli di quasi tre ettari e stalle dotate di sistemi avanzati: docce di raffrescamento, sensori di umidità, spazzole automatiche e postazioni di alimentazione personalizzata. La carne, macellata esternamente, viene frollata per almeno 40 giorni e confezionata sottovuoto, garantendo qualità, sicurezza e rispetto della catena del freddo.
Il latte resta un punto fermo: la Cigolina ha selezionato geneticamente le vacche per produrre beta-caseina A2A2, più digeribile e salutare rispetto alla A1.
L’azienda è anche esempio di sostenibilità e innovazione ambientale: l’impianto a biogas, alimentato per il 90% da residui agricoli e alimentari, garantisce energia rinnovabile e riduce le emissioni di gas serra. I digestati prodotti diventano fertilizzanti naturali, riducendo l’impiego di concimi chimici e migliorando la qualità dei suoli.
Per il presidente di Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza, Francesco Pacchiarini, il successo dei Gaboardi è un modello di eccellenza: «Il trionfo dei fratelli Gaboardi testimonia come la tradizione, la passione e l’innovazione possano portare il made in Italy ai massimi livelli internazionali. La loro capacità di integrare qualità produttiva, sostenibilità ambientale e ricerca scientifica costituisce un motivo di grande orgoglio per la nostra Confederazione».
I fratelli Gaboardi intendono valorizzare ulteriormente il Wagyu italiano attraverso degustazioni guidate, tour aziendali e attività didattiche, portando i visitatori a scoprire il percorso virtuoso dalla stalla alla tavola. L’azienda produce anche salame, pancetta, bresaola e, di recente, anche coppa di Wagyu, venduti direttamente nel punto vendita aziendale, confermando la capacità di combinare eccellenza, innovazione e contatto diretto con il consumatore.