Dai banchi di Zelo Buon Persico alla “Scuola Totale” di Chimbote (Perù): un ponte di solidarietà e istruzione

(Zelo Buon Persico, 24 ottobre 2025) – I banchi e gli arredi scolastici provenienti dall’ex scuola primaria di piazza don Pozzoni, a Zelo Buon Persico, hanno trovato una nuova vita a migliaia di chilometri di distanza, nella “Scuola Totale” di Chimbote, in Perù, una delle realtà educative nate dal sogno del missionario padre Ugo De Censi, fondatore dell’Operazione Mato Grosso per il sostegno ai più bisognosi.
La donazione, frutto della collaborazione tra l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Zelo Buon Persico e l’associazione “Insieme per i Poveri” di Ornago (MB), rappresenta un concreto gesto di restituzione e di vicinanza verso le comunità più fragili. I volontari dell’associazione si sono occupati del recupero, della pulizia e del trasporto dei materiali, contribuendo a portare oltre oceano un pezzo di storia e di comunità zelasca.
Nella “Scuola Totale” di Chimbote, una delle zone più povere e densamente popolate del Perù, decine di bambini possono oggi sedersi a quei banchi per studiare. La struttura fa parte di un più ampio progetto educativo e sociale che comprende anche asili, scuole di falegnameria e mosaico, e il centro “Mamma mia”, dove ogni giorno vengono accolte e sfamate oltre mille persone.
«Un futuro migliore nasce anche da un’educazione serena – dichiara il Vicesindaco e Assessore all’Istruzione Daniela Brocchieri -, e sapere che i nostri banchi, simbolo di apprendimento e crescita, oggi servono i bambini di Chimbote testimonia come anche una comunità locale possa contribuire, con semplicità, a costruire opportunità reali. È un modo concreto per restituire valore a ciò che ha accompagnato generazioni di studenti, e per sostenere chi ancora oggi fatica ad accedere a un diritto fondamentale come l’istruzione».
L’iniziativa si inserisce nel percorso di valorizzazione e rigenerazione avviato dal Comune con la trasformazione dell’ex scuola primaria in Casa della Comunità, presidio sanitario e sociale che sarà completato nei prossimi mesi. Così, mentre gli spazi si preparano ad accogliere nuovi servizi per i cittadini, i banchi di un tempo continuano a trasmettere, anche a migliaia di chilometri di distanza, il significato più autentico dell’educare: prendersi cura degli altri.


