Allarme ozono in estate, Lodi tra le città più colpite in Lombardia

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LODI – L’estate 2025 si chiude con un bilancio preoccupante per la qualità dell’aria in Pianura Padana, e in particolare a Lodi, a causa dell’ozono. Secondo i dati contenuti nel report di Legambiente, la situazione si conferma grave, con un miglioramento quasi nullo rispetto agli anni passati.
L’ozono, un inquinante che danneggia la salute e i raccolti, continua a rappresentare un problema critico. La sua formazione è legata a precursori come il metano, le cui emissioni sono in aumento a causa degli allevamenti intensivi, un fattore particolarmente rilevante in regioni come la Lombardia.
I dati di Lodi a confronto
L’analisi dei dati mostra che Lodi è tra le città più colpite. Nel 2025, fino al 31 agosto, ha registrato 51 giorni di superamento del valore obiettivo di 120 µg/m³ per la massima media giornaliera di ozono. Un dato leggermente migliore rispetto ai 55 giorni del 2024, ma che rimane elevato.
Ancor più preoccupante è il numero di superamenti della soglia di informazione, che si verifica in condizioni di inquinamento acuto. Questa soglia, fissata a 180 µg/m³, impone alle autorità di avvisare la popolazione sui rischi per la salute. In questo caso, Lodi ha totalizzato ben 19 superamenti, posizionandosi tra i capoluoghi della Lombardia occidentale con il maggior numero di episodi critici, a pari merito con Como.
Questi numeri confermano la crescente esposizione della popolazione urbana a livelli di ozono pericolosi, evidenziando la necessità di agire non solo sul traffico ma anche su altri precursori, come il metano, per migliorare la qualità dell’aria.