Allarme manodopera campi. Pacchiarini: «Avviciniamo i giovani al mondo agricolo, partendo da scuole e università»
(Lodi, 25 giu 2023) – È allarme manodopera nei campi. «Per creare una nuova visione e un nuovo racconto del settore primario, per renderlo attrattivo, per reperire lavoratori disponibili e qualificati, occorre ripartire dalla scuola e dall’università», è la posizione espressa dal Presidente di Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza Francesco Pacchiarini a margine del convegno “Lavoratori agricoli cercasi”, promosso dall’organizzazione agricola nazionale a Palazzo della Valle, a Roma, il 21 giugno scorso, alla presenza del Presidente nazionale Massimiliano Giansanti, delle principali sigle sindacali di settore e del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone.
La sezione di Milano Lodi Monza Brianza, presente all’appuntamento con un proprio delegato, condivide le preoccupazioni e le difficoltà che affliggono il mercato del lavoro agricolo nazionale in cui è sempre più difficile reperire personale specializzato, al passo con l’evoluzione digitale e tecnologica dell’agricoltura 5.0, in grado di adattarsi alle esigenze dei flussi produttivi che seguono i cicli biologici e si intensificano in alcuni periodi dell’anno. A queste sfide si aggiungono i costi del lavoro troppo elevati (un esempio sono le aliquote Inali al 14% per tutti gli addetti, indipendentemente dal rischio professionale), gli adempimenti burocratici complessi, le incertezze legate al decreto flussi per l’assunzione di manodopera straniera a cui negli anni si è fatto ampiamente ricorso per tamponare le carenze croniche. Attualmente quasi un terzo dei lavoratori agricoli è straniero, con un aumento degli extracomunitari soprattutto da India, Albania e Marocco.
«Avvicinare i giovani al mondo agricolo riconoscendo crediti e incentivi, è uno dei primi passi per contrastare la mancanza di manodopera che oggi è la vera piaga per le campagne – rimarca Pacchiarini – La nostra organizzazione si sta già muovendo sul territorio per individuare forme concrete di collaborazione con scuole e università per creare percorsi formativi adeguati e per offrire opportunità come tirocini e stage in azienda, oltre a facilitazioni per l’inserimento lavorativo».
Tra le proposte e richieste emerse nel dibattito a Palazzo della Valle, da ricordare i trattamenti economici che devono essere resi più attrattivi e competitivi nell’ambito del CNL, il mantenimento del taglio del cuneo fiscale per i dipendenti, la detassazione degli aumenti retributivi contrattuali, la revisione del decreto flussi, la costruzione di un quadro normativo chiaro e stabile sulle esternalizzazioni, che consenta alle imprese agricole di operare correttamente, stabilizzare i fringe benefit per tutti i lavoratori e non solo per quelli con figli a carico.
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