Di Pubblicato il: 26 Settembre 2025Categorie: Appuntamenti e Cultura

Lodi, Bach risuona nella Cattedrale: nuovo concerto dedicato alla città

Lunedì 6 ottobre alle 21 nella Cattedrale di Lodi si terrà l’evento proposto dalla Cappella Musicale della Cattedrale, con il sostegno della Fondazione Comunitaria di Lodi e del Comune di Lodi (ingresso libero). Nelle prime due edizioni la riflessione si è rivolta al tema del desiderio e poi ai concetti del dubbio e della speranza. Quest’anno i temi sono l’attesa e l’incontro.

Il concerto sarà tenuto da 28 elementi della Cappella Musicale della Cattedrale di Lodi, sotto la guida di monsignor Piero Panzetti, che quando nel 2023 ha ideato il ciclo ha pensato di proporre ai lodigiani un evento musicale e culturale tratto dal repertorio di J. S. Bach, perché «il riferimento sistematico alla produzione bachiana nasce dalla constatazione che in esso ricorrono aspetti musicali e testuali significativi anche per il nostro tempo».

«L’esecuzione delle Cantate Vachet auf BWV 140 e Herz und mund BWV 147, oltre a mostrarci il genio musicale di J. S. Bach, aiuta a riconoscere la giusta prospettiva nella quale potrebbe collocarsi ogni iniziativa personale o sociale: mettersi in “risonanza” con la realtà immensa che precede tutto e che tutto può rendere autentico, ogni volta nuovo» ha detto monsignor Piero Panzetti durante la conferenza stampa tenutasi giovedì 25 settembre presso la Fondazione Comunitaria di Lodi.

«Nella composizione del gran numero delle sue Cantate (250 circa quelle conosciute e a noi pervenute, ma oltre il doppio quelle ancora non individuate e di cui si ha notizia) è facile riconoscere la prospettiva dalla quale J. S. Bach si muove: la sua musica nasce dal testo sacro, che a sua volta si è sedimentato ed è giunto a noi perché ispirato dal tutto. La prima Cantata, 140, parla di attesa: di cosa? di chi? Di qualcosa o di qualcuno che illumini il senso dell’esistenza umana e la renda accettabile. La seconda Cantata, 147, appare come conseguenza naturale: dopo l’attesa e quindi l’incontro, il quotidiano nel quale ci troviamo a vivere dovrebbe essere adeguato a questo incontro».

«Il colore rosso della locandina di quest’anno è stato scelto per un richiamo al sangue, perché siamo in un tempo in cui si versa troppo sangue in tutto il mondo – ha aggiunto monsignor Piero Panzetti –. Quando si tiene un concerto si spinge sulla vita. Questa musica, oltre ad intrattenere ha il potere di suscitare accadimento, qualcosa accade e si apre anche la possibilità di trasformarsi».

Renzo Tansini, consigliere della Fondazione Comunitaria di Lodi, ha sottolineato: «È un grande piacere per noi sostenere le iniziative di carattere culturale che riguardano la città. Abbiamo bisogno di arte e cultura, ma anche di attività che guardino allo spirito e possano ispirare alla serenità».

Monsignor Bassiano Uggé, parroco della parrocchia Santa Maria Assunta e rettore della Chiesa Cattedrale, ha ringraziato l’assessorato alla cultura del Comune di Lodi, che sostiene l’iniziativa, e poi la Fondazione Comunitaria, che anche quest’anno l’ha favorita, insieme ad altre attività, come il restauro dell’organo Serassi della Cattedrale attraverso il Fondo San Bassiano e il progetto di rilanciare la scuola musicale dei fanciulli grazie ai suoi Bandi.

L’assessore alla cultura Francesco Milanesi, infine, ha dichiarato: «Questo evento è un motivo di orgoglio, che permette di condividere la bellezza di Bach con tutti e accresce il livello culturale delle proposte che riguardano la città in questo periodo, già ricco di appuntamenti di prestigio».